Ospedale, «Nessuno si rassegni»
Il centrodestra torna a occuparsi del futuro del nosocomio cittadino
lunedì 4 luglio 2016
7.53
«Ospedale "Sarcone": Nessuno si rassegni!» Questo il grido di allarme e, allo stesso tempo, di protesta, lanciato dalla coalizione di centrodestra di Terlizzi. Dopo l' approvazione del piano sanitario relativo all' emergenza urgenza che conferma la trasformazione del pronto soccorso di Terlizzi in un semplice punto di primo intervento aperto fino alle 20 e senza un servizio di 118 con auto medica, i gruppi parlamentari di Ncd, Forza Italia, Fratelli d'Italia e le liste civiche che sostengono l'amministrazione Gemmato, continuano ad opporsi a quello che viene definito «smantellamento di un polo sanitario di grande importanza per il nostro territorio».
«L'imminente approvazione del piano sanitario regionale - si legge in una nota - che prevede la chiusura del nostro ospedale e la sua trasformazione in centro di riabilitazione non può e non deve passare senza che si percorra ogni strada per evitare un errore storico. Un territorio densamente abitato viene completamente privato di una assistenza sanitaria adeguata per favorire un percorso Baricentrico e delle strutture private. Una grossa fetta di popolazione della provincia di Bari non viene assolutamente considerata nel suo diritto sacrosanto alla migliore sanità possibile.
«La coalizione di centrodestra terlizzese non può rassegnarsi a questa morte annunciata e spinge l' Amministrazione Gemmato , con pieno mandato, a percorrere ogni via possibile per mantenere lo status quo fino alla realizzazione dell' Ospedale del Nord Barese, per il quale é imminente la partecipazione del nostro comune alla Fondazione che impegna ufficialmente le città interessate. Nei prossimi giorni é stata convocata la conferenza dei Sindaci per discutere di azioni comuni a garanzia del territorio. Sono stati richiesti incontri istituzionali al governatore pugliese, al dirigente sanitario regionale Gorgoni ed al direttore generale della ASL, Vito Montanaro per evidenziare tutte le criticità del piano, se non ancora chiare, e trovare soluzioni tampone che mettano d'accordo diritto alla salute del territorio ed esigenze economiche regionali.»
«Se non vi fosse riscontro, noi non escludiamo forti azioni tra cui il ricorso al Tribunale Amministrativo ed ogni altra iniziativa possibile. Insomma nessuno pensi che questa maggioranza di governo e l ' amministrazione Gemmato si siano rassegnati al proprio destino. La salute dei cittadini del nostro territorio sarà difesa in ogni modo ed in ogni sede. Auspichiamo un maggiore impegno anche delle libere associazioni , dei movimenti civici e di tutti i cittadini terlizzesi che non hanno perso la speranza di mantenere in vita l' Ospedale " Sarcone ". Nessuno si rassegni!»
«L'imminente approvazione del piano sanitario regionale - si legge in una nota - che prevede la chiusura del nostro ospedale e la sua trasformazione in centro di riabilitazione non può e non deve passare senza che si percorra ogni strada per evitare un errore storico. Un territorio densamente abitato viene completamente privato di una assistenza sanitaria adeguata per favorire un percorso Baricentrico e delle strutture private. Una grossa fetta di popolazione della provincia di Bari non viene assolutamente considerata nel suo diritto sacrosanto alla migliore sanità possibile.
«La coalizione di centrodestra terlizzese non può rassegnarsi a questa morte annunciata e spinge l' Amministrazione Gemmato , con pieno mandato, a percorrere ogni via possibile per mantenere lo status quo fino alla realizzazione dell' Ospedale del Nord Barese, per il quale é imminente la partecipazione del nostro comune alla Fondazione che impegna ufficialmente le città interessate. Nei prossimi giorni é stata convocata la conferenza dei Sindaci per discutere di azioni comuni a garanzia del territorio. Sono stati richiesti incontri istituzionali al governatore pugliese, al dirigente sanitario regionale Gorgoni ed al direttore generale della ASL, Vito Montanaro per evidenziare tutte le criticità del piano, se non ancora chiare, e trovare soluzioni tampone che mettano d'accordo diritto alla salute del territorio ed esigenze economiche regionali.»
«Se non vi fosse riscontro, noi non escludiamo forti azioni tra cui il ricorso al Tribunale Amministrativo ed ogni altra iniziativa possibile. Insomma nessuno pensi che questa maggioranza di governo e l ' amministrazione Gemmato si siano rassegnati al proprio destino. La salute dei cittadini del nostro territorio sarà difesa in ogni modo ed in ogni sede. Auspichiamo un maggiore impegno anche delle libere associazioni , dei movimenti civici e di tutti i cittadini terlizzesi che non hanno perso la speranza di mantenere in vita l' Ospedale " Sarcone ". Nessuno si rassegni!»