Ospedale Nord Barese, il vice sindaco Tesoro ne parla alla Commissione regionale

Intanto domani l'incontro «Ospedale Michele Sarcone, Quale futuro?»

giovedì 31 marzo 2016 20.27
«Ospedale Michele Sarcone, Quale futuro?». E' questo il titolo dell'incontro-dibattito sul futuro dell'ospedale di Terlizzi (e non solo) che si terrà nella città dei fiori venerdì prossimo con ospite d'eccezione l'ex assessore regionale alla Sanità Tommaso Fiore. Organizzato dal movimento civico Città Civile l'incontro -- che si terrà il 1° aprile alle ore 19 in corso Vittorio Emanuele 15 -- verterà principalmente sul piano di riordino approvato di recente dalla giunta Emiliano e sulla previsione di chiudere il nosocomio terlizzese trasformandolo in un presidio ambulatoriale. Tra gli invitati anche i sindaci di Corato, Molfetta e Terlizzi i quali avranno occasione per tirare le somme sulla situazione del nord barese e sugli esiti delle audizioni che in questi ultimi giorni hanno tenuto a Bari dinanzi alla Commissione consiliare Sanità.

A fare gli onori di casa sarà il consigliere comunale Michele Cagnetta del movimento Città Civile, la moderazione sarà affidata al medico psichiatra Antonello Taranto.

Nel frattempo la politica continua a muoversi dietro le quinte per tentare di porre rimedio alle scelte contenute nel nuovo piano di riordino. Il vicesindaco Franco Tesoro ha preso parte nei giorni scorsi all'audizione che il «Comitato promotore per l'ospedale del Nord Barese» ha tenuto alla Commissione regionale Sanità: oggetto del faccia a faccia, il futuro presidio di primo livello da realizzare tra Bisceglie e Molfetta. La delegazione, guidata da Tommaso Fontana dirigente medico dell'ospedale di Bisceglie, ha sottolineato l'urgenza di realizzate il nuovo polo ospedaliero, peraltro già previsto dal piano regionale. Al momento, però, il nuovo ospedale non ha alcuna prospettiva visto che non sono previste né coperture finanziarie, né progetti.

«Il piano di costruzione di nuovi ospedali deve assolutamente prevedere tra i primi l'Ospedale del Nord-Barese» si legge nel documento consegnato alla commissione consiliare e sottoscritto dall'amministrazione Gemmato. «In questo territorio, con circa 350 mila abitanti, le necessità di assistenza ospedaliera non possono essere assicurate dagli ospedali della città di Bari, primo fra tutti il San Paolo, né dagli ospedali di Andria e Barletta. Appaiono questi inadeguati al flusso di questa numerosissima popolazione. L'attuale situazione riesce con molto affanno a rispondere alle richiese e, certamente, se il piano andasse in porto non ci sarebbe una risposta minimamente accettabile alle necessità sanitarie di queste popolazioni». La proposta avanzata è quindi quella di mantenere gli attuali assetti ospedalieri «in attesa di una urgentissima costruzione del nuovo ospedale del Nord-Barese che dovrebbe comprendere il bacino territoriale con Trani, Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia, Terlizzi, Bitonto, Palo del Colle e per parte di Corato».