Ospedale Nord Barese, «la sanità in Puglia è in macerie: ospedali annunciati e mai realizzati»
Il consigliere regionale Damascelli fa un'analisi della situazione sanitaria nella nostra regione
sabato 11 novembre 2017
7.45
«Istituzione di ospedali annunciati e mai realizzati, come quello del Nord Barese; reparti e interi presidi ospedalieri che continuano a chiudere, con la promessa non mantenuta di un rafforzamento della medicina del territorio; liste di attesa interminabili; un sistema dell'emergenza-urgenza a rischio continuo di depontenziamento». Il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, torna a sottolineare la situazione critica della sanità del nord barese e a puntare il dito contro le politiche dell'amministrazione di Michele Emiliano.
Damascelli evidenzia che «anche quando vengono riqualificati vecchi ambienti, restano inutilizzati causando sprechi: questo è il quadro desolante della sanità in Puglia. Una sanità in macerie, che vede sempre più soli i medici di medicina generale e gli specialisti che operano nelle strutture sanitarie. Bisogna ascoltare la voce di tutti gli operatori sanitari per comprendere che la sanità non è soltanto il frutto di un'operazione ragionieristica e contabile, ma anche cuore, passione e dedizione».
«La sanità - conclude Damascelli - non può avere colore politico, richiede lo sforzo di tutti con senso di responsabilità. Non chiediamo l'impossibile perché sarebbe solo demagogia, ma chiediamo l'attuazione di iniziative realmente concretizzabili come con la riconversione reale delle ex strutture ospedaliere in territoriali, la piena funzionalità dei reparti ospedalieri, un efficiente servizio dell'emergenza-urgenza. C'è uno scollamento del Governo regionale rispetto al bisogno di salute dei cittadini.»
Damascelli evidenzia che «anche quando vengono riqualificati vecchi ambienti, restano inutilizzati causando sprechi: questo è il quadro desolante della sanità in Puglia. Una sanità in macerie, che vede sempre più soli i medici di medicina generale e gli specialisti che operano nelle strutture sanitarie. Bisogna ascoltare la voce di tutti gli operatori sanitari per comprendere che la sanità non è soltanto il frutto di un'operazione ragionieristica e contabile, ma anche cuore, passione e dedizione».
«La sanità - conclude Damascelli - non può avere colore politico, richiede lo sforzo di tutti con senso di responsabilità. Non chiediamo l'impossibile perché sarebbe solo demagogia, ma chiediamo l'attuazione di iniziative realmente concretizzabili come con la riconversione reale delle ex strutture ospedaliere in territoriali, la piena funzionalità dei reparti ospedalieri, un efficiente servizio dell'emergenza-urgenza. C'è uno scollamento del Governo regionale rispetto al bisogno di salute dei cittadini.»