Ospedale "Sarcone": diventerà un centro dedicato esclusivamente all'Oculistica?

L'ipotesi è di creare un centro ospedaliero unico specializzato

lunedì 7 dicembre 2015 7.10
Che fine farà l'Ospedale "Michele Sarcone" di Terlizzi? E' la domanda ricorrente che tutti i terlizzesi si pongono da quel – non più così – lontano "Piano Fitto", il Piano di riordino ospedaliero immaginato dall'allora presidente della Regione Raffaele Fitto. Ora Fitto non c'entra, dalla Regione sono passati il terlizzese Nichi Vendola e adesso Michele Emiliano ma il destino per l'ospedale terlizzese resta ancora estremamente incerto. Anzi, il "Sarcone" di Terlizzi è dato come un ospedale in procinto di essere spezzettato con reparti redistribuiti sul territorio.

Cosa resterà allora dell'ospedale cittadino? Secondo indiscrezioni interne all'Asl Bari, emergerebbe un quadro diverso dalla chiusura definitiva. L'Ospedale "Sarcone" non chiuderebbe – almeno per il momento – ma si "specializzerebbe": è questa la principale novità che è già in discussione in queste ore e che verrà probabilmente ufficializzata tra il pomeriggio di mercoledì e la giornata di giovedì, quando Vito Montanaro – direttore Generale Asl Bari, ufficializzerà la proposta di riordino ospedaliero alla Regione Puglia. In particolare, la scelta potrebbe essere quella di conservare gli attuali 70 posti letto da una parte, perdendo alcuni reparti (unità operative); dall'altra, arricchendosi di reparti specialistici: l'idea sarebbe quella di privilegiare una vocazione d'eccellenza in due o tre ambiti peculiari. Esattamente come gli attuali reparti di Oculistica e Chirurgia Bariatrica attuali fiori all'occhiello della struttura sanitaria. Resterebbe sempre l'interrogativo sul pronto soccorso ristrutturato solo di recente.

Già direttore amministrativo del Policlinico, pare che Montanaro sia molto impegnato in questi giorni in conciliaboli continui per immaginare il nuovo presente della sanità barese. Un presente in attesa della costruzione del tanto proclamato Ospedale del Nord Barese che sarà, un giorno, eretto tra Bisceglie e Molfetta. Un gigante da 300 posti letto, rispetto alla cui costruzione, alcuno è in grado di indicare date, fare stime o proiezioni.

Intanto, tra gli operatori sanitari locali c'è forte fibrillazione e sentimento di scoramento in merito alla "questione ospedale".