Il futuro del Bari passa per Terlizzi e s'incrocia con un molfettese
Paparesta e il molfettese Gaincaspro riuniti ieri nello studio del notaio Titti D'Alesio
martedì 7 giugno 2016
13.05
Passa anche da Terlizzi il futuro del Bari calcio. Ieri mattina i protagonisti della compagine societaria della squadra biancorossa si sono incontrati ancora una volta nello studio del notaio Titti D'Alesio a Terlizzi. Gianluca Paparesta e l'imprenditore molfettese Cosmo Giancaspro hanno preso parte all'assemblea straordinaria del club con all'ordine del giorno il ripiano dei debiti e l'iter per la ricapitalizzazione.
Sotto lo studio del notaio erano in attesa una cinquantina di tifosi di Bari, in trepidazione per conoscere gli scenari che sanciranno gli equilibri tra soci e i programmi per la prossima stagione.
Intanto, Cosmo Giancaspro potrebbe diventare il socio di maggioranza. Ma andiamo con ordine. Ordine del giorno la ricapitalizzazione della società, difficilissima dopo il due di picche del malese Noordin, di fatto uscito di scena. L'edizione barese de "La Repubblica" riferisce che il molfettese si propone per pagare i debiti, con un aumento del capitale sociale a 4,9 milioni con la contestuale sottoscrizione da parte sua di 4,4 milioni. In pratica significa prendersi la maggioranza, prendersi il Bari. Paparesta ovviamente non ci sta e, secondo il quotidiano, grazie ai sindaci del Bari riesce a prendere altri 15 giorni di tempo per cercare nuove risorse.
Secondo Giancaspro il modus operandi dell'ex arbitro potrebbe portare "a una paralisi generale", facendo saltare "qualsiasi programmazione per la prossima stagione".
Sotto lo studio del notaio erano in attesa una cinquantina di tifosi di Bari, in trepidazione per conoscere gli scenari che sanciranno gli equilibri tra soci e i programmi per la prossima stagione.
Intanto, Cosmo Giancaspro potrebbe diventare il socio di maggioranza. Ma andiamo con ordine. Ordine del giorno la ricapitalizzazione della società, difficilissima dopo il due di picche del malese Noordin, di fatto uscito di scena. L'edizione barese de "La Repubblica" riferisce che il molfettese si propone per pagare i debiti, con un aumento del capitale sociale a 4,9 milioni con la contestuale sottoscrizione da parte sua di 4,4 milioni. In pratica significa prendersi la maggioranza, prendersi il Bari. Paparesta ovviamente non ci sta e, secondo il quotidiano, grazie ai sindaci del Bari riesce a prendere altri 15 giorni di tempo per cercare nuove risorse.
Secondo Giancaspro il modus operandi dell'ex arbitro potrebbe portare "a una paralisi generale", facendo saltare "qualsiasi programmazione per la prossima stagione".