Parcheggio selvaggio in largo Poerio: la replica dell'Associazione Nazionale Bersaglieri
Vi proponiamo la missiva giuntaci in redazione che intende rispondere al nostro articolo e precisare alcuni aspetti
lunedì 11 novembre 2019
10.49
Un nostro report, pubblicato sabato 9 novembre, sulle chianche danneggiate in largo Poerio e sul parcheggio selvaggio in quell'area, in cui sarebbe vietata la sosta dopo la riqualificazione, aveva inteso dar voce ai residenti i quali puntano il dito verso gli associati dell'Associazione Nazionale Bersaglieri, rei, a detta loro, di parcheggiare, secondo quanto riferitoci, anche fuori dagli spazi loro concessi.
Abbiamo ricevuto la replica dell'associazione stessa, in nome della quale ci ha scritto Leonardo Rubini e vi pubblichiamo integralmente la missiva per correttezza e completezza. Continueremo a monitorare la situazione cercando, come sempre facciamo, di tenere aggiornata la popolazione su fatti e (mis)fatti della nostra cittadina, ricercando la verità, senza paura di approfondire anche e soprattutto là dove ci vengano segnalate imprecisioni da parte nostra. (La redazione)
Stamattina ho letto l'articolo di cui in oggetto, notando che la causa principale del parcheggio indiscriminato in Largo Poerio, sembra essere la presenza dell'Associazione Bersaglieri Sezione di Terlizzi, rimarcando in grassetto il termine. Però ho anche osservato, che le foto allegate sono state scattate in momenti e periodi diversi in modo da enfatizzare l'argomento, ove si notano solo due autovetture all'interno dell'atrio (una per ogni foto) e non certo un gran numero di macchine. Dico in periodi diversi ed anche di mesi addietro, perché ho notato un particolare che solo uno che frequenta l'Associazione può conoscere.
Viene riportato anche di nostri associati che parcheggiano le autovetture all'interno per andare a far la spesa, mi sembra alquanto impossibile, per un semplice motivo: solo in pochi abbiamo le chiavi della sede e, neanche si può dire che le autovetture riprese all'interno sono state parcheggiate e lasciate lì, perché si nota benissimo che, il portone interno della sede è aperto, ciò significa che il proprietario del veicolo è all'interno.
Dalle foto riprese all'esterno e di sera, posso tranquillamente affermare che di quelle macchine, neanche una appartiene agli associati, perché le conosco tutte, neanche la macchina scura posta di fronte all'accesso con le luci posteriori accese.
Anzi, come recita un noto giornalista televisivo, la domanda sorge spontanea: - Perché, contestualmente a queste ultime foto, per avvallare l'argomentazione, non sono state riprese le autovetture poste all'interno? Forse perché all'interno non ce n'erano? -
Se la causa esposta nell'articolo, sia la presenza dell'Associazione, mi sapete spiegare perché, anche ad agosto (quando la sede è rimasta chiusa) la sera (oltre gli orari di apertura, che in genere sono dalle 18,30 alle 20,00) sono sempre parcheggiate autovetture in Largo Poerio? Perché sono terlizzese anch'io, e transitando in zona l'ho sempre notato.
Avrei voluto non dare riscontro all'articolo, ma quando l'accusa è diffamante, non posso tirarmi indietro. Forse prima di ascoltare "le dicerie del vicinato", occorre accertarsi prima, perchèé chi firma l'articolo se ne assume le responsabilità, mentre chi gliele ha riferite, e che non viene menzionato, è all'oscuro del lettore.
Cordiali saluti.
Leonardo Rubini
Abbiamo ricevuto la replica dell'associazione stessa, in nome della quale ci ha scritto Leonardo Rubini e vi pubblichiamo integralmente la missiva per correttezza e completezza. Continueremo a monitorare la situazione cercando, come sempre facciamo, di tenere aggiornata la popolazione su fatti e (mis)fatti della nostra cittadina, ricercando la verità, senza paura di approfondire anche e soprattutto là dove ci vengano segnalate imprecisioni da parte nostra. (La redazione)
Stamattina ho letto l'articolo di cui in oggetto, notando che la causa principale del parcheggio indiscriminato in Largo Poerio, sembra essere la presenza dell'Associazione Bersaglieri Sezione di Terlizzi, rimarcando in grassetto il termine. Però ho anche osservato, che le foto allegate sono state scattate in momenti e periodi diversi in modo da enfatizzare l'argomento, ove si notano solo due autovetture all'interno dell'atrio (una per ogni foto) e non certo un gran numero di macchine. Dico in periodi diversi ed anche di mesi addietro, perché ho notato un particolare che solo uno che frequenta l'Associazione può conoscere.
Viene riportato anche di nostri associati che parcheggiano le autovetture all'interno per andare a far la spesa, mi sembra alquanto impossibile, per un semplice motivo: solo in pochi abbiamo le chiavi della sede e, neanche si può dire che le autovetture riprese all'interno sono state parcheggiate e lasciate lì, perché si nota benissimo che, il portone interno della sede è aperto, ciò significa che il proprietario del veicolo è all'interno.
Dalle foto riprese all'esterno e di sera, posso tranquillamente affermare che di quelle macchine, neanche una appartiene agli associati, perché le conosco tutte, neanche la macchina scura posta di fronte all'accesso con le luci posteriori accese.
Anzi, come recita un noto giornalista televisivo, la domanda sorge spontanea: - Perché, contestualmente a queste ultime foto, per avvallare l'argomentazione, non sono state riprese le autovetture poste all'interno? Forse perché all'interno non ce n'erano? -
Se la causa esposta nell'articolo, sia la presenza dell'Associazione, mi sapete spiegare perché, anche ad agosto (quando la sede è rimasta chiusa) la sera (oltre gli orari di apertura, che in genere sono dalle 18,30 alle 20,00) sono sempre parcheggiate autovetture in Largo Poerio? Perché sono terlizzese anch'io, e transitando in zona l'ho sempre notato.
Avrei voluto non dare riscontro all'articolo, ma quando l'accusa è diffamante, non posso tirarmi indietro. Forse prima di ascoltare "le dicerie del vicinato", occorre accertarsi prima, perchèé chi firma l'articolo se ne assume le responsabilità, mentre chi gliele ha riferite, e che non viene menzionato, è all'oscuro del lettore.
Cordiali saluti.
Leonardo Rubini