Sel al Pd: «Scillipoti de noantri». La replica: «Il vostro è un oscuro disegno politico»
Pd-Sel, in scena la sinistra terlizzese dei fratelli-coltelli
lunedì 9 marzo 2015
7.38
Come prevedibile, il ritorno in aula del consiglio comunale degli esponenti del Partito Democratico (fatta eccezione per Vincenzo Di Tria) non solo ha spezzato il fronte delle minoranze indebolendo oggettivamente l'opposizione, ma sta lasciando strascichi polemici pesantissimi tra Pd e Sel. Botte e risposte che si rincorrono e che rischiano di danneggiare politicamente l'immagine della sinistra.
In una nota diffusa ieri, Sinistra Ecologia e Libertà guidata da Mimmo Paparella accusa i consiglieri del Pd di flirtare con la maggioranza targata Gemmato: «Il nostro avversario politico è la destra. Ma non possiamo tacere e assecondare i giochi di prestigio degli "Scillipoti de noantri", non possiamo stare ai balletti tipici dello schema nazionale delle "larghe intese". La maggioranza faccia la maggioranza e l'opposizione faccia l'opposizione perché i minestroni in politica non promettono mai nulla di buono. In particolare il PD eviti di replicare a critiche provenienti dalla sua sinistra per scongiurare che i suoi nei diventino fastidiosissimi bubboni che prima o poi esplodono.» Parole durissime che la dicono tutta sul clima che respira nella sinistra.
Da una parte l'ala sinistra dura e pura: Sel che promuove l'interrogazione parlamentare a Alfano su Terlizzi; Uniti a Sinistra che continua l'Aventino in consiglio comunale; Città Civile che porta il caso Terlizzi a Roma nell'audizione con l'Autorità Anticorruzione. E dall'altra parte il Partito Democratico e Terlizzi si fa in Quattro (quest'ultimo movimento, già alleato con la maggioranza di centrodestra) che hanno optato per una opposizione "responsabile".
«Il Partito Democratico - è la posizione-replica di Francesco Barile, segretario cittadino del Pd - nella sua azione di opposizione responsabile e non folcloristica, ha sempre coinvolto tutte le altre forze, in una azione unitaria senza rivendicare posizioni di primato e assegnarsi meriti, nonostante sia il primo partito di opposizione con quattro consiglieri comunali. SEL, purtroppo, nell'ultima competizione amministrativa non riuscì ad eleggere un suo rappresentante in seno al consiglio comunale, nonostante avesse partecipato alle primarie di coalizione di centro-sinistra. Il PD ritiene fuori luogo la nota e spera che non faccia parte di un oscuro disegno politico nel quale distinguersi a tutti i costi e in malomodo, piuttosto che condividere una azione comune di opposizione.»
Ma nemmeno nel Pd pare esserci un'unica condotta e lo smarcamento dell'ex sindaco Di Tria è più che emblematico. Sel mette il dito nella piaga: «Spieghi il PD terlizzese che tipo di opposizione si immagina di fare a questa amministrazione visto che, già nel suo stesso partito non è stato seguito neanche dai propri consiglieri sia quando chiedeva di non entrare in consiglio comunale (autosospensione per protesta ad una serie di atti negati) sia quando ha deciso di entrare. Figurarsi il delirio di credersi il partito che è a capo dell'opposizione.»
Fratelli coltelli, fine della puntata.
In una nota diffusa ieri, Sinistra Ecologia e Libertà guidata da Mimmo Paparella accusa i consiglieri del Pd di flirtare con la maggioranza targata Gemmato: «Il nostro avversario politico è la destra. Ma non possiamo tacere e assecondare i giochi di prestigio degli "Scillipoti de noantri", non possiamo stare ai balletti tipici dello schema nazionale delle "larghe intese". La maggioranza faccia la maggioranza e l'opposizione faccia l'opposizione perché i minestroni in politica non promettono mai nulla di buono. In particolare il PD eviti di replicare a critiche provenienti dalla sua sinistra per scongiurare che i suoi nei diventino fastidiosissimi bubboni che prima o poi esplodono.» Parole durissime che la dicono tutta sul clima che respira nella sinistra.
Da una parte l'ala sinistra dura e pura: Sel che promuove l'interrogazione parlamentare a Alfano su Terlizzi; Uniti a Sinistra che continua l'Aventino in consiglio comunale; Città Civile che porta il caso Terlizzi a Roma nell'audizione con l'Autorità Anticorruzione. E dall'altra parte il Partito Democratico e Terlizzi si fa in Quattro (quest'ultimo movimento, già alleato con la maggioranza di centrodestra) che hanno optato per una opposizione "responsabile".
«Il Partito Democratico - è la posizione-replica di Francesco Barile, segretario cittadino del Pd - nella sua azione di opposizione responsabile e non folcloristica, ha sempre coinvolto tutte le altre forze, in una azione unitaria senza rivendicare posizioni di primato e assegnarsi meriti, nonostante sia il primo partito di opposizione con quattro consiglieri comunali. SEL, purtroppo, nell'ultima competizione amministrativa non riuscì ad eleggere un suo rappresentante in seno al consiglio comunale, nonostante avesse partecipato alle primarie di coalizione di centro-sinistra. Il PD ritiene fuori luogo la nota e spera che non faccia parte di un oscuro disegno politico nel quale distinguersi a tutti i costi e in malomodo, piuttosto che condividere una azione comune di opposizione.»
Ma nemmeno nel Pd pare esserci un'unica condotta e lo smarcamento dell'ex sindaco Di Tria è più che emblematico. Sel mette il dito nella piaga: «Spieghi il PD terlizzese che tipo di opposizione si immagina di fare a questa amministrazione visto che, già nel suo stesso partito non è stato seguito neanche dai propri consiglieri sia quando chiedeva di non entrare in consiglio comunale (autosospensione per protesta ad una serie di atti negati) sia quando ha deciso di entrare. Figurarsi il delirio di credersi il partito che è a capo dell'opposizione.»
Fratelli coltelli, fine della puntata.