Perdono alle slot e rapinano la sala scommesse: 6 arresti
I fatti risalgono al 2019: le pene residue vanno da 1 anno e 11 mesi a 5 anni. Coinvolto anche un 42enne di Terlizzi
venerdì 18 marzo 2022
10.00
Arrivano le condanne definitive per una banda responsabile di aver preso parte a una rapina a una sala scommesse di Modugno. I fatti sono stati commessi il 31 marzo 2019 e i sei (c'è un 42enne di Terlizzi), sono stati individuati grazie alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e alle testimonianze delle vittime.
I Carabinieri della Compagnia di Modugno, infatti, la scorsa mattina, hanno eseguito a Bari, Modugno, Terlizzi, Taranto e Trani, sei ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Bari, a carico di altrettante persone (P.N., di 38 anni, I.A., di 44 anni, L.G., di 42 anni, M.M., di 35 anni, C.G., di 38 anni, e B.G., di 42 anni) colpite da sentenze definitive di condanna: le pene residue che dovranno scontare vanno da 1 anno e 11 mesi a 5 anni di reclusione.
I provvedimenti definitivi di condanna riguardano episodi commessi il 31 marzo 2019 a Modugno, quando le sei persone dopo aver trascorso la serata all'interno di una sala scommesse e aver consumato bevande e giocato alle slot-machines, perdendo una cospicua cifra di denaro, minacciarono di morte il gestore ed il proprietario dell'esercizio commerciale e, poi con violenza, si fecero consegnare 3mila euro in contanti, frutto dell'incasso giornaliero, per poi scappare a piedi.
Le indagini avviate all'epoca, contraddistinte dall'analisi e anche dall'estrapolazione dei filmati di videosorveglianza del locale e della zona, oltre all'escussione della vittima, permisero in breve tempo di identificare i presunti responsabili. Il 14 giugno 2019, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, su richiesta del pubblico ministero Marcello Barbanente, emise nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri.
Concordando con la tesi investigativa fornita dai militari della Compagnia di Modugno, che hanno condotto le indagini, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari emise i 6 provvedimenti (nei confronti dei primi quattro prevedendo la custodia cautelare in carcere, per gli ultimi due gli arresti domiciliari) che furono subito eseguiti dai militari operanti, in un'operazione nella quale furono impiegati circa 40 militari. Oggi, a distanza di tre anni, ecco un nuovo capitolo.
Dei 6 destinatari degli ordini di carcerazione, uno non era sottoposto ad alcun provvedimento restrittivo, due si trovavano agli arresti domiciliari mentre tre erano già detenuti in carcere per altra causa. Le pene residue che dovranno scontare, dopo le sentenze di condanna, vanno da 1 anno e 11 mesi a 5 anni di carcere.
I Carabinieri della Compagnia di Modugno, infatti, la scorsa mattina, hanno eseguito a Bari, Modugno, Terlizzi, Taranto e Trani, sei ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Corte d'Appello di Bari, a carico di altrettante persone (P.N., di 38 anni, I.A., di 44 anni, L.G., di 42 anni, M.M., di 35 anni, C.G., di 38 anni, e B.G., di 42 anni) colpite da sentenze definitive di condanna: le pene residue che dovranno scontare vanno da 1 anno e 11 mesi a 5 anni di reclusione.
I provvedimenti definitivi di condanna riguardano episodi commessi il 31 marzo 2019 a Modugno, quando le sei persone dopo aver trascorso la serata all'interno di una sala scommesse e aver consumato bevande e giocato alle slot-machines, perdendo una cospicua cifra di denaro, minacciarono di morte il gestore ed il proprietario dell'esercizio commerciale e, poi con violenza, si fecero consegnare 3mila euro in contanti, frutto dell'incasso giornaliero, per poi scappare a piedi.
Le indagini avviate all'epoca, contraddistinte dall'analisi e anche dall'estrapolazione dei filmati di videosorveglianza del locale e della zona, oltre all'escussione della vittima, permisero in breve tempo di identificare i presunti responsabili. Il 14 giugno 2019, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, su richiesta del pubblico ministero Marcello Barbanente, emise nei loro confronti un'ordinanza di custodia cautelare eseguita dai Carabinieri.
Concordando con la tesi investigativa fornita dai militari della Compagnia di Modugno, che hanno condotto le indagini, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bari emise i 6 provvedimenti (nei confronti dei primi quattro prevedendo la custodia cautelare in carcere, per gli ultimi due gli arresti domiciliari) che furono subito eseguiti dai militari operanti, in un'operazione nella quale furono impiegati circa 40 militari. Oggi, a distanza di tre anni, ecco un nuovo capitolo.
Dei 6 destinatari degli ordini di carcerazione, uno non era sottoposto ad alcun provvedimento restrittivo, due si trovavano agli arresti domiciliari mentre tre erano già detenuti in carcere per altra causa. Le pene residue che dovranno scontare, dopo le sentenze di condanna, vanno da 1 anno e 11 mesi a 5 anni di carcere.