Piano di riordino ospedaliero, nulla di nuovo per Terlizzi
Il governo regionale resta fermo sulla sua riconversione
mercoledì 21 settembre 2016
7.28
Nessuna buona notizia per l'ospedale «Sarcone» di Terlizzi. L'altro ieri il piano di riordino ospedaliero regionale è stato esaminato in sede di commissione regionale Sanità. Sono stati vagliati gli emendamenti alle delibere con le quali il governo regionale, tra febbraio e marzo, ha proceduto al riordino della rete ospedaliera. Nulla però è cambiato per il nosocomio di Terlizzi che, così come stabilito dal governatore Michele Emiliano e dalla sua giunta, sarà riconvertito da ospedale di base a un non-ospedale, una struttura territoriale sanitaria per la riabilitazione e post acuzie, insomma poco più che un poliambulatorio.
Non c'era nessuno in commissione regionale a sostenere le ragioni del territorio, a spiegare che l'area del nord barese e la sua utenza hanno necessità di un ospedale di primo livello con tutti i reparti attrezzati e personale motivato (il famoso presidio del Nordbarese del quale nessuno parla e per il quale la Regione Puglia non compie alcun passo avanti, nemmeno in termini di previsioni progettuali). Niente. Esclusi gli emendamenti dei sindaci. Emiliano è andato avanti per la sua strada senza se e senza ma.
Le ragioni della politica e degli equilibri interni hanno avuto ragione solo per Taranto. Per l'ospedale San Giuseppe Moscati di Statte, infatti, la Regione ha deciso di cambiare orientamento prevededo il salvataggio e un centro oncologico). L'opposizione di centrodestra ha provato a spiegare che questo piano nasce senza un'analisi epidemiologica ed una preventiva valutazione di carattere strutturale per quello che riguarda gli stabilimenti ospedalieri. Ma le aperture da parte del governo regionale sono state solo a parole.
Non c'era nessuno in commissione regionale a sostenere le ragioni del territorio, a spiegare che l'area del nord barese e la sua utenza hanno necessità di un ospedale di primo livello con tutti i reparti attrezzati e personale motivato (il famoso presidio del Nordbarese del quale nessuno parla e per il quale la Regione Puglia non compie alcun passo avanti, nemmeno in termini di previsioni progettuali). Niente. Esclusi gli emendamenti dei sindaci. Emiliano è andato avanti per la sua strada senza se e senza ma.
Le ragioni della politica e degli equilibri interni hanno avuto ragione solo per Taranto. Per l'ospedale San Giuseppe Moscati di Statte, infatti, la Regione ha deciso di cambiare orientamento prevededo il salvataggio e un centro oncologico). L'opposizione di centrodestra ha provato a spiegare che questo piano nasce senza un'analisi epidemiologica ed una preventiva valutazione di carattere strutturale per quello che riguarda gli stabilimenti ospedalieri. Ma le aperture da parte del governo regionale sono state solo a parole.