Pietà popolare e fede: TUTTE LE FOTO della processione dei Misteri a Terlizzi
Ieri sera, 7 aprile, il tradizionale rito del Venerdì Santo
sabato 8 aprile 2023
Si sono conclusi ieri sera, Venerdì Santo 7 aprile, i riti della Settimana Santa a Terlizzi, con quello che a giusta ragione è ritenuto il momento centrale: la processione dei Misteri per le via della città dei fiori.
Lento il passo, pesante il cuore dei portatori delle confraternite che hanno accompagnato i simulacri per strade e piazze scarsamente illuminate, a segnare quel passaggio. Il passaggio della rappresentazione itinerante della Passione e Morte di Cristo, che si è andata materializzando davanti agli occhi di migliaia di fedeli che si sono radunati lungo il percorso e che si sono affacciati dalle loro abitazioni.
Si è consumato così un rito antico eppure sempre nuovo. Un rito che non ha bisogno di essere rinnovato perché è centrale nel percorso cristiano di ogni terlizzese credente. Tra pietà popolare e fede, certamente, ma in ogni caso culmine del pathos nella Settimana Santa. Si rinnova di generazione in generazione e si tramanda come segno identitario, prima ancora che come simbolo di una fede che a queste latitudini è forte.
Centrale nell'anno liturgico della Chiesa Cattolica, il Venerdì Santo è stato nuovamente completato dalla processione di quei simulacri che hanno riempito gli occhi di lacrime di tantissime persone, non solo anziane.
Gesù è morto, il Sabato sarà silenzio, anche le campane non si udiranno. La vittoria delle tenebre, però, sarà effimera. Tra poche ore Gesù salirà nella gloria al Padre suo e nostro. E sarà festa di resurrezione.
Lento il passo, pesante il cuore dei portatori delle confraternite che hanno accompagnato i simulacri per strade e piazze scarsamente illuminate, a segnare quel passaggio. Il passaggio della rappresentazione itinerante della Passione e Morte di Cristo, che si è andata materializzando davanti agli occhi di migliaia di fedeli che si sono radunati lungo il percorso e che si sono affacciati dalle loro abitazioni.
Si è consumato così un rito antico eppure sempre nuovo. Un rito che non ha bisogno di essere rinnovato perché è centrale nel percorso cristiano di ogni terlizzese credente. Tra pietà popolare e fede, certamente, ma in ogni caso culmine del pathos nella Settimana Santa. Si rinnova di generazione in generazione e si tramanda come segno identitario, prima ancora che come simbolo di una fede che a queste latitudini è forte.
Centrale nell'anno liturgico della Chiesa Cattolica, il Venerdì Santo è stato nuovamente completato dalla processione di quei simulacri che hanno riempito gli occhi di lacrime di tantissime persone, non solo anziane.
Gesù è morto, il Sabato sarà silenzio, anche le campane non si udiranno. La vittoria delle tenebre, però, sarà effimera. Tra poche ore Gesù salirà nella gloria al Padre suo e nostro. E sarà festa di resurrezione.