Le strade di Terlizzi invase dalla plastica. Le foto
La città paga le conseguenze dello sciopero del 14 giugno
mercoledì 22 giugno 2016
20.50
Ben visibili nella serata di ieri sera gli effetti dello sciopero di alcuni dipendenti Asipu dello scorso 14 giugno: le strade del paese pullulavano di buste gialle di plastica, triplicatesi in quelle zone che la scorsa settimana rimaste sfornite del servizio di raccolta porta a porta dei mastelli.
Viale delle Mimose, Viale dei Garofani, Via Leopardi Via XX Settembre sono solo alcune delle strade che dalla periferia alle zone più centrali del paese, con esclusione del centro storico, dalle 21 di ieri sono state invase dalla plastica. Nella zona adiacente alla stazione, già di suo il martedì particolarmente soggetta alla straripante presenza di buste, marciapiedi e rampe di accesso alle aree condominiali sono più ostruiti del solito. Questo perché le due o tre buste che ogni famiglia di un condominio solitamente espone nel giorno di raccolta, a causa dello sciopero si sono moltiplicate: trattenute in casa per una settimana, il tappeto di plastica di ieri agli ingressi dei portoni era ben prevedibile. Ecco che i portici di Viale Federico diventano una vera e propria discarica a cielo aperto ed alcuni condomini hanno pensato di usufruire degli adiacenti pali della luce come zona di raccolta, per non deturpare la facciata del proprio portone di ingresso.
Una signora si lamenta con noi della situazione: un porcile, vuole definire l'area sottostante il suo balcone. Per lei, come per molti terlizzesi, il mastello non è la soluzione ma solo un modo per tenere più sporche le strade alla sera. Per di più gli scioperi non agevolano l'approccio con il nuovo metodo della raccolta differenziata: già due nell'arco di un mese, inoltre con l'avvicendarsi dell'estate.
Ricordiamo che già in uno scorso reportage, TerlizziViva. it si era interessata alla situazione delle strade nel giorno della raccolta della plastica. Un servizio che va migliorato ed incrementato, a detta delle utenze, non può concedersi degli scioperi come quello che ha interessato una delle giornate di raccolta più critiche, il martedì: invece di accrescere la fiducia del cittadino medio nel mastello, eventi di questo genere non fanno altro che mostrargli le problematiche di un sistema che ancora è in fase di rodaggio.
Viale delle Mimose, Viale dei Garofani, Via Leopardi Via XX Settembre sono solo alcune delle strade che dalla periferia alle zone più centrali del paese, con esclusione del centro storico, dalle 21 di ieri sono state invase dalla plastica. Nella zona adiacente alla stazione, già di suo il martedì particolarmente soggetta alla straripante presenza di buste, marciapiedi e rampe di accesso alle aree condominiali sono più ostruiti del solito. Questo perché le due o tre buste che ogni famiglia di un condominio solitamente espone nel giorno di raccolta, a causa dello sciopero si sono moltiplicate: trattenute in casa per una settimana, il tappeto di plastica di ieri agli ingressi dei portoni era ben prevedibile. Ecco che i portici di Viale Federico diventano una vera e propria discarica a cielo aperto ed alcuni condomini hanno pensato di usufruire degli adiacenti pali della luce come zona di raccolta, per non deturpare la facciata del proprio portone di ingresso.
Una signora si lamenta con noi della situazione: un porcile, vuole definire l'area sottostante il suo balcone. Per lei, come per molti terlizzesi, il mastello non è la soluzione ma solo un modo per tenere più sporche le strade alla sera. Per di più gli scioperi non agevolano l'approccio con il nuovo metodo della raccolta differenziata: già due nell'arco di un mese, inoltre con l'avvicendarsi dell'estate.
Ricordiamo che già in uno scorso reportage, TerlizziViva. it si era interessata alla situazione delle strade nel giorno della raccolta della plastica. Un servizio che va migliorato ed incrementato, a detta delle utenze, non può concedersi degli scioperi come quello che ha interessato una delle giornate di raccolta più critiche, il martedì: invece di accrescere la fiducia del cittadino medio nel mastello, eventi di questo genere non fanno altro che mostrargli le problematiche di un sistema che ancora è in fase di rodaggio.