Presentato a Terlizzi il restauro delle statue di San Bonaventura e San Bernardino da Siena
Ieri sera nella chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli
martedì 3 marzo 2020
11.46
Nella serata di ieri, lunedì 2 marzo 2020, dopo la celebrazione presieduta dal vescovo Mons. Domenico Cornacchia nella chiesetta di Santa Maria di Costantinopoli in Terlizzi, si è svolta la presentazione del restauro delle statue di San Bonaventura e San Bernardino da Siena.
La serata, promossa dalla Parrocchia San Gioacchino Terlizzi in collaborazione con il Museo Diocesano Molfetta e l'Ufficio per i Beni Culturali e l'Arte Sacra, ha visto la partecipazione del direttore don Michele Amorosini, dello storico dell'arte Francesco Di Palo, del restauratore Giuseppe Chiapparino, di Sabino Cataldi, coordinatore del Pio Sodalizio "Santa Maria di Costantinopoli" di Terlizzi che ha promosso e finanziato il restauro, e del rettore don Michele Stragapede.
Le due sculture lignee, raffiguranti i santi più rappresentativi dell'ordine dei Minori Osservanti e solitamente collocate all'interno delle nicchie laterali della piccola chiesa, che in questi giorni si sta preparando ai festeggiamenti della Vergine a cui è intitolata, saranno visibili nella loro recuperata bellezza.
Il restauro, promosso e finanziato dal "Pio Sodalizio Santa Maria di Costantinopoli", sarà l'occasione per indagare gli elementi artistici e artigianali connessi alla loro realizzazione e provenienza.
Le due statue, infatti, si fanno storicamente provenire dalla vicina chiesa degli Osservanti, l'attuale Santa Maria la Nova, dove erano parte di un dossale che «doveva rappresentare un gran prestigioso ornamento nel suo ricco stile barocco e nello sfavillante luccichio d'oro zecchino, magnifico esemplare dell'artigianato locale settecentesco», così come le poté ammirare Mons. Pacecco nella sua Visita Apostolica del 1725.
Sulle volute della macchina lignea, sino agli inizi della seconda metà del 1800, troneggiavano le due statue – poi accolte dalla chiesetta di via prof. Gesmundo – per le quali è avvenuto un meticoloso restauro che le mostra interamente dorate, anche nei volti.
Un ringraziamento va all'Associazione Festa Maggiore per le foto in home ed in gallery.
La serata, promossa dalla Parrocchia San Gioacchino Terlizzi in collaborazione con il Museo Diocesano Molfetta e l'Ufficio per i Beni Culturali e l'Arte Sacra, ha visto la partecipazione del direttore don Michele Amorosini, dello storico dell'arte Francesco Di Palo, del restauratore Giuseppe Chiapparino, di Sabino Cataldi, coordinatore del Pio Sodalizio "Santa Maria di Costantinopoli" di Terlizzi che ha promosso e finanziato il restauro, e del rettore don Michele Stragapede.
LE OPERE
Le due sculture lignee, raffiguranti i santi più rappresentativi dell'ordine dei Minori Osservanti e solitamente collocate all'interno delle nicchie laterali della piccola chiesa, che in questi giorni si sta preparando ai festeggiamenti della Vergine a cui è intitolata, saranno visibili nella loro recuperata bellezza.Il restauro, promosso e finanziato dal "Pio Sodalizio Santa Maria di Costantinopoli", sarà l'occasione per indagare gli elementi artistici e artigianali connessi alla loro realizzazione e provenienza.
Le due statue, infatti, si fanno storicamente provenire dalla vicina chiesa degli Osservanti, l'attuale Santa Maria la Nova, dove erano parte di un dossale che «doveva rappresentare un gran prestigioso ornamento nel suo ricco stile barocco e nello sfavillante luccichio d'oro zecchino, magnifico esemplare dell'artigianato locale settecentesco», così come le poté ammirare Mons. Pacecco nella sua Visita Apostolica del 1725.
Sulle volute della macchina lignea, sino agli inizi della seconda metà del 1800, troneggiavano le due statue – poi accolte dalla chiesetta di via prof. Gesmundo – per le quali è avvenuto un meticoloso restauro che le mostra interamente dorate, anche nei volti.
Un ringraziamento va all'Associazione Festa Maggiore per le foto in home ed in gallery.