Prima settimana di saldi: bene ma non troppo
Il settore abbigliamento in maggiore difficoltà
venerdì 12 gennaio 2018
9.00
A una settimana dall'avvio dei saldi invernali, è possibile tracciare un bilancio iniziale dell'andamento delle vendite fra i negozi di Terlizzi. I primi giorni l'affluenza non è stata altissima, perché i nostri compaesani preferiscono prima sondare le convenienze degli outlet di fuori città. Occorre attendere il periodo immediatamente successivo alle feste per veder affacciarsi maggiori clienti.
Alquanto sofferente è il settore dell'abbigliamento. La stagione piena si è rivelata per lo più economicamente «lenta» per via delle temperature piuttosto calde registrate fino a ottobre. Se per i consumatori i saldi rappresentano il momento in cui metter maggiormente mano al portafoglio, per i commercianti incarnano un'ulteriore complicata sfida. C'è chi, infatti, avverte ancora i segni della crisi dell'ultimo quinquennio oltre alla difficoltà di dover fare i conti con altri competitor, non solo i radicati centri commerciali ma anche il mercato online in forte espansione.
Per Annalisa Guastamacchia, titolare di Guastamacchia Moda, la boutique che vanta una storia cinquantennale in Corso Garibaldi, gli ultimi anni sono senza dubbio quelli più duri da affrontare, tanto da parlare con molto rammarico di «decrescita infelice». L'affluenza è blanda nonostante gli sconti fino al 50%, «non è quella che uno spera di avere quando cominciano i saldi». Se prima la loro clientela era fissa, da qualche tempo a questa parte è diventata «di passaggio». Annalisa chiede tristemente in maniera retorica «I nostri articoli sono di qualità, chi acquista online in che modo può valutare la fattura del capo? Deve attendere la ricezione a casa con tutti i rischi della spedizione».
In viale Roma, Just Collezioni di Nicolò Cagnetta registra un trend tutto sommato positivo per i mesi centrali, sebbene i saldi non siano partiti nel migliore dei modi. Se il primo giorno, infatti, i clienti non sono mancati, in quelli successivi hanno cominciato a diminuire. «Con l'epifania di mezzo, siamo costretti ad attendere il periodo post festivo per vedere circolare più avventori. L'uomo si affaccia, ma la donna è sicuramente più curiosa».
Entusiasta, invece, della stagione invernale è Patrizia Pellegrini che in Corso Dante è titolare di Patrizia Glamour, esercizio di abbigliamento e accessori moda a prezzi più contenuti. Il suo target vastissimo soddisfa le donne dai 20 ai 50 anni che adottano look giovanili e iper femminili. «Applico prezzi buoni tutto l'anno. Le mie clienti in questi giorni preferiscono girare tra i centri commerciali o in negozi costosi dove possono acquistare capi griffati a prezzo ridotto. È giusto così», afferma Patrizia, «So che torneranno perché rappresento il porto sicuro».
Nessun problema di rilievo nel settore sport. Buoni incassi per Pasquale Rutigliani di OffSide Sport in corso Vittorio Emanuele che ha registrato una percentuale sicuramente più alta rispetto allo scorso gennaio, durante il quale nevicò, ma leggermente più bassa rispetto ai saldi estivi. «Ho pochi articoli in saldo perché molti sono terminati durante la stagione piena. Il clou l'ho avuto nel periodo di Natale per fare pacchi regalo».
Bene anche per Bollicine calzature, in via Piave, di Mariangela Piacenza che annovera i più piccini tra i suoi clienti. Gli articoli in saldo, ci racconta, non sono molti perché gli acquisti sono legati alla crescita del piede del bambino. «Il genitore compra la scarpa quando è necessario, non può aspettare i saldi se è impellente».
Una voce corale unisce comunque i commercianti: manca una sinergia tra il tessuto economico del paese e l'istituzione. Aiutare gli esercenti significa far vivere il borgo. Incentivare le passeggiate, chiudendo il traffico, indurrebbe le persone a osservare le vetrine.
Alquanto sofferente è il settore dell'abbigliamento. La stagione piena si è rivelata per lo più economicamente «lenta» per via delle temperature piuttosto calde registrate fino a ottobre. Se per i consumatori i saldi rappresentano il momento in cui metter maggiormente mano al portafoglio, per i commercianti incarnano un'ulteriore complicata sfida. C'è chi, infatti, avverte ancora i segni della crisi dell'ultimo quinquennio oltre alla difficoltà di dover fare i conti con altri competitor, non solo i radicati centri commerciali ma anche il mercato online in forte espansione.
Per Annalisa Guastamacchia, titolare di Guastamacchia Moda, la boutique che vanta una storia cinquantennale in Corso Garibaldi, gli ultimi anni sono senza dubbio quelli più duri da affrontare, tanto da parlare con molto rammarico di «decrescita infelice». L'affluenza è blanda nonostante gli sconti fino al 50%, «non è quella che uno spera di avere quando cominciano i saldi». Se prima la loro clientela era fissa, da qualche tempo a questa parte è diventata «di passaggio». Annalisa chiede tristemente in maniera retorica «I nostri articoli sono di qualità, chi acquista online in che modo può valutare la fattura del capo? Deve attendere la ricezione a casa con tutti i rischi della spedizione».
In viale Roma, Just Collezioni di Nicolò Cagnetta registra un trend tutto sommato positivo per i mesi centrali, sebbene i saldi non siano partiti nel migliore dei modi. Se il primo giorno, infatti, i clienti non sono mancati, in quelli successivi hanno cominciato a diminuire. «Con l'epifania di mezzo, siamo costretti ad attendere il periodo post festivo per vedere circolare più avventori. L'uomo si affaccia, ma la donna è sicuramente più curiosa».
Entusiasta, invece, della stagione invernale è Patrizia Pellegrini che in Corso Dante è titolare di Patrizia Glamour, esercizio di abbigliamento e accessori moda a prezzi più contenuti. Il suo target vastissimo soddisfa le donne dai 20 ai 50 anni che adottano look giovanili e iper femminili. «Applico prezzi buoni tutto l'anno. Le mie clienti in questi giorni preferiscono girare tra i centri commerciali o in negozi costosi dove possono acquistare capi griffati a prezzo ridotto. È giusto così», afferma Patrizia, «So che torneranno perché rappresento il porto sicuro».
Nessun problema di rilievo nel settore sport. Buoni incassi per Pasquale Rutigliani di OffSide Sport in corso Vittorio Emanuele che ha registrato una percentuale sicuramente più alta rispetto allo scorso gennaio, durante il quale nevicò, ma leggermente più bassa rispetto ai saldi estivi. «Ho pochi articoli in saldo perché molti sono terminati durante la stagione piena. Il clou l'ho avuto nel periodo di Natale per fare pacchi regalo».
Bene anche per Bollicine calzature, in via Piave, di Mariangela Piacenza che annovera i più piccini tra i suoi clienti. Gli articoli in saldo, ci racconta, non sono molti perché gli acquisti sono legati alla crescita del piede del bambino. «Il genitore compra la scarpa quando è necessario, non può aspettare i saldi se è impellente».
Una voce corale unisce comunque i commercianti: manca una sinergia tra il tessuto economico del paese e l'istituzione. Aiutare gli esercenti significa far vivere il borgo. Incentivare le passeggiate, chiudendo il traffico, indurrebbe le persone a osservare le vetrine.