Primo Maggio a Terlizzi nel ricordo di Marietta Dello Russo
Niente corteo, per la Festa del Primo maggio a Terlizzi in tempo di pandemia.
domenica 2 maggio 2021
È stato un Primo Maggio inusuale giù all'arco de Paù, dove ogni anno, in occasione della festa dei lavoratori, dopo il corteo lungo le vie della città, era d'obbligo una sosta per tutte le sigle sindacali.
Era quella la "terra" di Marietta Dello Russo, colei che per più di cinquant'anni si è occupata dell'organizzazione della festa che ricorda, forse oggi più che mai, le conquiste e le lotte dei lavoratori per vedere riconosciuti i propri diritti.
Per l'occasione, ogni anno veniva allestito un piccolo palco addobbato dai floricoltori terlizzesi, dove si teneva il comizio di chiusura di alcune sigle sindacali, con il quadro di Giuseppe Di Vittorio, venerato da Marietta, e da chi come lei aveva ben salde quelle idee, quasi come fosse un santo laico.
Quando il corteo scendeva a "de Paù vecchie", quartiere popolare di Terlizzi nel quale si trovava il locale in cui Marietta vendeva bevande, lei era lì con i suoi confetti, pronta a lanciarli con amore verso i suoi miti, il Segretario storico del PCI e della Camera del lavoro.
Ieri, dietro la porta dell'abitazione di Marietta, in un tristissimo Primo maggio ancora sotto la maledetta scure del virus, solo un mazzo di fiori depositati dall'ex Consigliere comunale Tanino Malerba, con una dedica: "Festa del 1° maggio 2021. Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo tutti, ti ricordiamo sempre con grande affetto e ti portiamo nel cuore cara Marietta. Il compagno Tanino".
Anche questa è storia terlizzese, è vita di città che non morrà col passaggio a miglior vita dei suoi protagonisti, quelli che hanno segnato epoche forse irripetibili e per questo uniche.
Era quella la "terra" di Marietta Dello Russo, colei che per più di cinquant'anni si è occupata dell'organizzazione della festa che ricorda, forse oggi più che mai, le conquiste e le lotte dei lavoratori per vedere riconosciuti i propri diritti.
Per l'occasione, ogni anno veniva allestito un piccolo palco addobbato dai floricoltori terlizzesi, dove si teneva il comizio di chiusura di alcune sigle sindacali, con il quadro di Giuseppe Di Vittorio, venerato da Marietta, e da chi come lei aveva ben salde quelle idee, quasi come fosse un santo laico.
Quando il corteo scendeva a "de Paù vecchie", quartiere popolare di Terlizzi nel quale si trovava il locale in cui Marietta vendeva bevande, lei era lì con i suoi confetti, pronta a lanciarli con amore verso i suoi miti, il Segretario storico del PCI e della Camera del lavoro.
Ieri, dietro la porta dell'abitazione di Marietta, in un tristissimo Primo maggio ancora sotto la maledetta scure del virus, solo un mazzo di fiori depositati dall'ex Consigliere comunale Tanino Malerba, con una dedica: "Festa del 1° maggio 2021. Nonostante il periodo difficile che stiamo vivendo tutti, ti ricordiamo sempre con grande affetto e ti portiamo nel cuore cara Marietta. Il compagno Tanino".
Anche questa è storia terlizzese, è vita di città che non morrà col passaggio a miglior vita dei suoi protagonisti, quelli che hanno segnato epoche forse irripetibili e per questo uniche.