Processo Censum: mancano le carte, udienza rinviata ancora
Stamattina udienza a Trani sul caso dell'ex concessionaria dei tributi
giovedì 7 gennaio 2016
11.37
Ancora un nulla di fatto nel cosiddetto processo Censum che si sta celebrando a Trani. Oggi presso il Tribunale di Trani si è svolta un'altra udienza sulla la nota vicenda che vede sul banco degli imputati l'ex concessionaria del Comune di Terlizzi che si occupava direttamente della raccolta dei tributi per conto del Comune. Era prevista la testimonianza dei due finanzieri che hanno condotto le indagini, oltre a quella del tecnico informatico che ha provveduto a convertire i file audio delle intercettazioni in file da lettura. Dopo il rinvio avvenuto a novembre scorso, anche questa volta non è stato possibile leggere le trascrizioni in quanto depositate solo il 4 gennaio scorso, quattro giorni fa. Pochissimo tempo per leggerle e studiarle, così il Giudice ha chiesto un rinvio dell'udienza al 18 febbraio prossimo con l'auspicio che, lette e studiate le trascrizioni, tutto sia pronto per proseguire con il processo e fare finalmente chiarezza. Presenti l'avvocato di Città Civile che si è costituita parte civile nei confronti della dirigente comunale coinvolta nell'inchiesta.
L'azienda (il cui rapporto contrattuale con il comune ebbe inizio con la precedente amministrazione comunale) si occupava della raccolta dei tributi versati da parte dei contribuenti, soldi che però transitavano direttamente sui conti della società come da contratto. Risale invece al 2012 la scoperta dell'ammanco di 1.200.000 euro circa, mai versati nelle casse comunali, vicenda che ha portato le indagini a coinvolgere anche responsabile della Ragioneria del Comune di Terlizzi.
L'azienda (il cui rapporto contrattuale con il comune ebbe inizio con la precedente amministrazione comunale) si occupava della raccolta dei tributi versati da parte dei contribuenti, soldi che però transitavano direttamente sui conti della società come da contratto. Risale invece al 2012 la scoperta dell'ammanco di 1.200.000 euro circa, mai versati nelle casse comunali, vicenda che ha portato le indagini a coinvolgere anche responsabile della Ragioneria del Comune di Terlizzi.