Prodotti ittici senza documenti. Una pescheria nei guai
All'interno la Guardia Costiera ha sequestrato triglie, pagelli e cicale senza alcuna documentazione
mercoledì 9 settembre 2020
13.57
Triglie, pagelli e cicale sequestrati all'interno di una pescheria, col proprietario sanzionato di 1.500 euro. Succede a Terlizzi, dove i militari della Guardia Costiera di Molfetta hanno accertato illeciti e violazioni durante un controllo sulla filiera ittica barese relativi alla mancata tracciabilità del prodotto.
Il personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Molfetta, infatti, nell'ambito della complessa operazione regionale coordinata dal 6° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, ha proceduto ad effettuare vari controlli in materia di pesca nei Comuni di Terlizzi e Molfetta, allo scopo di verificare il rispetto della normativa nazionale e comunitaria dei prodotti ittici.
E proprio nel corso di un controllo presso una pescheria di Terlizzi, è stata accertata la presenza di prodotti ittici privi della documentazione attestante la data di cattura, la zona, gli attrezzi utilizzati per la pesca ed altre informazioni utili ai fini di tracciarne la provenienza, comportamento che ha determinato l'elevazione di una sanzione amministrativa di 1.500 euro ed il sequestro di 31,6 chilogrammi tra triglie, pagelli e cicale.
Una parte del prodotto oggetto di sequestro, dichiarato idoneo al consumo umano da parte del medico veterinario (un ispettore degli alimenti di origine animale del servizio SIAV B dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, nda), è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli operanti sul territorio, mentre quello non idoneo, è stato distrutto mediante idoneo conferimento presso il servizio di raccolta dei rifiuti.
«I controlli sulla filiera della pesca rientrano nel novero delle attività di prioritario interesse per la Capitaneria di Porto e continueranno, costantemente, sia a mare che a terra - si legge in una nota - per garantire il rispetto delle norme che disciplinano l'intera filiera ittica, al fine di tutelare i consumatori».
Il personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Molfetta, infatti, nell'ambito della complessa operazione regionale coordinata dal 6° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Puglia e della Basilicata Jonica, ha proceduto ad effettuare vari controlli in materia di pesca nei Comuni di Terlizzi e Molfetta, allo scopo di verificare il rispetto della normativa nazionale e comunitaria dei prodotti ittici.
E proprio nel corso di un controllo presso una pescheria di Terlizzi, è stata accertata la presenza di prodotti ittici privi della documentazione attestante la data di cattura, la zona, gli attrezzi utilizzati per la pesca ed altre informazioni utili ai fini di tracciarne la provenienza, comportamento che ha determinato l'elevazione di una sanzione amministrativa di 1.500 euro ed il sequestro di 31,6 chilogrammi tra triglie, pagelli e cicale.
Una parte del prodotto oggetto di sequestro, dichiarato idoneo al consumo umano da parte del medico veterinario (un ispettore degli alimenti di origine animale del servizio SIAV B dell'Azienda Sanitaria Locale di Bari, nda), è stato devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli operanti sul territorio, mentre quello non idoneo, è stato distrutto mediante idoneo conferimento presso il servizio di raccolta dei rifiuti.
«I controlli sulla filiera della pesca rientrano nel novero delle attività di prioritario interesse per la Capitaneria di Porto e continueranno, costantemente, sia a mare che a terra - si legge in una nota - per garantire il rispetto delle norme che disciplinano l'intera filiera ittica, al fine di tutelare i consumatori».