Produzione di olio in ginocchio a causa delle gelate di inizio anno

A Terlizzi si attende di discutere di questi argomenti in Consiglio comunale

lunedì 18 giugno 2018
Sfiora il 50% la stima del crollo della produzione olivicola in Puglia a causa delle gelate di febbraio e marzo scorsi nelle due aree a forte potenziale produttivo, quali le province di Bari, BAT e Foggia, mentre sulle 3 province salentine si è abbattuta la scure della Xylella, con una drammatica riduzione delle olive prodotte fino al 60% per colpa del disseccamento degli ulivi. E' il bilancio di Coldiretti Puglia sulla prossima campagna olivicola che si preannuncia ottima per qualità, ma assolutamente negativa sul fronte della qualità per la regione più olivicola d'Europa, dove si produce il 50% dell'olio extravergine italiano.

Proprio sugli argomenti gelate e xylella a Terlizzi si attende che si possano celebrare i consigli comunali per conoscere quali misure di sostegno all'agricoltura intende prendere la Regione Puglia. Il sindaco Ninni Gemmato e il presidente del Consiglio comunale Mario Ruggiero nei giorni scorsi hanno nuovamente invitato l'assessore regionale Leonardo Di Gioia a disporre la presenza di un funzionario regionale esperto in consiglio comunale a Terlizzi.

Intanto le imprese agricole provano a fare la conta dei danni. "E' un bollettino di guerra negli oliveti", denuncia Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia, dove si stima che 'la nostra economia olivicola, settore portante per l'agricoltura pugliese, perderà quasi 1,8 miliardi di euro nelle province di Bari, BAT e Foggia, mentre 1,5 miliardi di euro nel Salento per colpa della Xylella. Siamo fortemente preoccupati che la brusca diminuzione di olio extravergine pugliese faccia crescere ancora le importazioni di olio dall'estero, perché al danno si aggiungerebbe la beffa di sofisticazioni e contraffazioni. Se si vuole acquistare un 'vero' extravergine 'made in Italy' bisogna fare attenzione ai prodotti venduti a meno di 6-7 euro al litro che non coprono neanche i costi di produzione. I 3 elementi da tenere sempre d'occhio sono prezzo, anno di produzione e scadenza".

Le olive saranno così poche e così buone – aggiunge Coldiretti Puglia – che andranno letteralmente 'a ruba' e per questo chiede alle forze dell'ordine di programmare sin d'ora un presidio nelle aree rurali contro i predoni degli oliveti ancora più capillare.