Prostituzione, un arresto e una denuncia per favoreggiamento

In azione l'unità operativa della polizia municipale

venerdì 2 giugno 2017 7.06
Ancora tassisti di prostitute beccati in flagranza di reato dalla polizia municipale di Terlizzi. Un arresto ai domiciliari e una denuncia all'autorità giudiziaria solo nelle ultime due settimane, tutti con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione. L'ultimo a cadere nella rete dei controlli dell'unità operativa anti prostituzione istituita nel 2014 dall'amministrazione comunale è stato un uomo di 59 anni, barese, già noto alle forze dell'ordine per altri reati, fermato in contrada Parco dopo aver accompagnato una ragazza colombiana presso un bungalow. Dalle indagini è emerso come il «tassista», a bordo della sua Opel, ogni mattina prelevasse la ragazza da una villa di Bari Palese per condurla in questa zona di campagna proprio a ridosso della provinciale 231 (l'ex statale 98). L'uomo si occupava anche della fornitura di acqua da bere e tornava a riprenderla in serata poco dopo le 18. Servizi resi in cambio di denaro.
Sette giorni prima un altro uomo di 36 anni, di Palo del Colle, incensurato, era stato fermato per lo stesso reato: stessa location, stesso modus operandi, ancora una ragazza colombiana con residenza spagnola (quindi libera di circolare in territorio comunitario), elementi che lasciano pensare a un gruppo ben organizzato. In questo caso è scattata la denuncia a piede libero con sequestro giudiziario dell'auto.

Questo speciale nucleo operativo a Terlizzi è un unicum, non ci sono esempi analoghi nel circondario. Dal 2014 salgono così a 8 gli arresti in flagranza di reato, mentre complessivamente sono 5 le denunce e 3 i decreti di espulsione per altrettante ragazze nigeriane non regolari. «La nostra presenza sul territorio di Terlizzi insieme a quella dei carabinieri - ci spiegano il comandante Michele Lorusso e il maresciallo Nino Barione responsabili del nucleo anti prostituzione - oltre al contrasto delle sfruttamento permette di contenere il fenomeno prevenendo atti osceni in luogo pubblico e atti contrari alla pubblica decenza. In altre parole, qui non troverete mai ragazze in strada nude come avviene in altre città limitrofi».
Soddisfatto anche il primo cittadino di Terlizzi, Ninni Gemmato: «Non si tratta solo di scongiurare le offerte di prestazioni sessuali deleterie per l'immagine di Terlizzi e per la quiete pubblica, ma anche di prevenire grida, schiamazzi, aggressioni verbali o fisiche tentate o consumate ai danni delle prostitute da parte di clienti e protettori delle stesse».