Pubblico in visibilio per Enzo Gragnaniello al Sovereto Festival
Contaminazioni culturali per la scuola di musica Omphalos
martedì 2 agosto 2022
05.30
Del tutto in visibilio il pubblico del Sovereto Festival nell'assistere alla performance del celebre Enzo Gragnaniello, cantautore e chitarrista napoletano, che domenica 31 luglio ha infiammato il borgo medievale con i successi più famosi. Si è conclusa in bellezza la rassegna musicale giunta alla decima edizione che vede nel Maestro Paolo Lepore il suo ideatore.
Per tre giornate di fila, si è registrato un esaurimento dei posti disponibili da seduti con partecipazione totalizzante negli spazi in piedi o sui gradini, pur di godere dello spettacolo offerto dagli artisti. Una bella soddisfazione per il Sindaco Michelangelo De Chirico, «è una manifestazione in grado di regalare serenità alla comunità attraverso l'arte della musica, conferendo visibilità alle eccellenze del territorio».
Accompagnato da un duo di formidabile bravura e notorietà, Piero Gallo al mandolino ed Erasmo Petringa al violoncello, Gragnaniello ha emozionato sulle ali del sogno, coinvolgendo il parterre a cantare i testi e a ripercorrere insieme quei brani che hanno segnato il quotidiano dei presenti.
Non solo il bis, ma finanche il "ter" per "Vasame", un connubio di note e parole struggenti e sentimentali, tali da ingenerare nell'uditorio un profondo carico di pathos e di immedesimazione emotiva. E poi, giusto per citare alcuni titoli, "Indifferentemente" e "Passione" hanno contribuito a suscitare moti interiori e sensazioni vibranti. Acumi di estasi si sono raggiunti con "Cu'mme", brano cantato dalla compianta Mia Martini, punto fermo nella musica italiana quanto a professionalità e spessore umano.
Gragnaniello è una personalità apprezzatissima pei i virtuosismi consolidati nella sua annosa carriera che gli sono valsi la fiducia di numerosi cantanti per aver composto loro musica da brividi, come Adriano Celentano, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e Roberto Murolo.
L'artista è stato omaggiato da Tiziana Veneto, promotrice del progetto "In terra", con una scultura in ceramica del Mingo Tauro, il fiorone caratteristico dell'agro terlizzese, giovinazzese e bitontino, che è candidato ad annoverarsi tra i prodotti IGP (Indicazione Geograficamente Protetta).
La contaminazione culturale e la "world music" sono, invece, al centro dell'Associazione Culturale Omphalos di Terlizzi, la scuola di musica dei fratelli Michele e Benedetta Lusito i quali puntano a formare gli allievi nell'ottica della condivisione e della ricerca di ciò che può entrare in relazione con altre etnie.
La rivisitazione di brani popolari di varie tradizioni ha rappresentato il filo conduttore dell'esibizione articolata in diversi momenti in cui i due docenti Lusito e l'insegnante Leonardo Lospalluti sono stati accompagnati in alcune esecuzioni dai loro allievi dalla età variegata, da bambini a ragazzi ventenni. L'interpretazione musicale si è aperta con un omaggio a Fabrizio De André il quale col suo genio ha contaminato la musica cantautoriale italiana.
"Sensibilizzazione" è, dunque, la parola d'ordine che ispira l'attività formativa di Omphalos, volta a trasmettere il bagaglio conoscitivo di molteplici patrimoni folcloristici: dalla tradizione siciliana a quella campana per valicare i confini e giungere in Sudamerica con "Historia de un amor".
La samba brasiliana, infine, si è rivelata un'esplosione vivace e allegra di energie, frutto del laboratorio "drum circle". Il senso del ritmo è dettato dall'impiego di numerosi strumenti percussivi quali, per esempio, il surdo e i timbales.
Per tre giornate di fila, si è registrato un esaurimento dei posti disponibili da seduti con partecipazione totalizzante negli spazi in piedi o sui gradini, pur di godere dello spettacolo offerto dagli artisti. Una bella soddisfazione per il Sindaco Michelangelo De Chirico, «è una manifestazione in grado di regalare serenità alla comunità attraverso l'arte della musica, conferendo visibilità alle eccellenze del territorio».
Accompagnato da un duo di formidabile bravura e notorietà, Piero Gallo al mandolino ed Erasmo Petringa al violoncello, Gragnaniello ha emozionato sulle ali del sogno, coinvolgendo il parterre a cantare i testi e a ripercorrere insieme quei brani che hanno segnato il quotidiano dei presenti.
Non solo il bis, ma finanche il "ter" per "Vasame", un connubio di note e parole struggenti e sentimentali, tali da ingenerare nell'uditorio un profondo carico di pathos e di immedesimazione emotiva. E poi, giusto per citare alcuni titoli, "Indifferentemente" e "Passione" hanno contribuito a suscitare moti interiori e sensazioni vibranti. Acumi di estasi si sono raggiunti con "Cu'mme", brano cantato dalla compianta Mia Martini, punto fermo nella musica italiana quanto a professionalità e spessore umano.
Gragnaniello è una personalità apprezzatissima pei i virtuosismi consolidati nella sua annosa carriera che gli sono valsi la fiducia di numerosi cantanti per aver composto loro musica da brividi, come Adriano Celentano, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e Roberto Murolo.
L'artista è stato omaggiato da Tiziana Veneto, promotrice del progetto "In terra", con una scultura in ceramica del Mingo Tauro, il fiorone caratteristico dell'agro terlizzese, giovinazzese e bitontino, che è candidato ad annoverarsi tra i prodotti IGP (Indicazione Geograficamente Protetta).
La contaminazione culturale e la "world music" sono, invece, al centro dell'Associazione Culturale Omphalos di Terlizzi, la scuola di musica dei fratelli Michele e Benedetta Lusito i quali puntano a formare gli allievi nell'ottica della condivisione e della ricerca di ciò che può entrare in relazione con altre etnie.
La rivisitazione di brani popolari di varie tradizioni ha rappresentato il filo conduttore dell'esibizione articolata in diversi momenti in cui i due docenti Lusito e l'insegnante Leonardo Lospalluti sono stati accompagnati in alcune esecuzioni dai loro allievi dalla età variegata, da bambini a ragazzi ventenni. L'interpretazione musicale si è aperta con un omaggio a Fabrizio De André il quale col suo genio ha contaminato la musica cantautoriale italiana.
"Sensibilizzazione" è, dunque, la parola d'ordine che ispira l'attività formativa di Omphalos, volta a trasmettere il bagaglio conoscitivo di molteplici patrimoni folcloristici: dalla tradizione siciliana a quella campana per valicare i confini e giungere in Sudamerica con "Historia de un amor".
La samba brasiliana, infine, si è rivelata un'esplosione vivace e allegra di energie, frutto del laboratorio "drum circle". Il senso del ritmo è dettato dall'impiego di numerosi strumenti percussivi quali, per esempio, il surdo e i timbales.