Qoco 2023, il premio per il vincitore realizzato dal terlizzese Paolo De Santoli

Torna ad Andria il concorso per giovani cuochi

venerdì 24 marzo 2023
A cura di Paolo Alberto Malerba
Qoco, il concorso gastronomico internazionale ispirato a "Un filo d'Olio nel piatto", torna alle luci della ribalta ad Andria, il territorio geografico più olivetato d'Europa oltre che uno dei luoghi più cari a Federico II Di Svevia.

«Quasi ad esprimere lo spirito cosmopolita e l'apertura mentale di un uomo geniale, dalla cultura universale, attento persino al "valore" del cibo ed alla cucina intesa come delizia del palato e come nutrimento salutistico. Dove allora se non nella terra di Castel del Monte, il maestoso maniero federiciano meraviglia dell'Unesco, impiantare una manifestazione che metta a confronto giovani cuochi europei e mediterranei...», si legge nel comunicato stampa di presentazione del concorso.

Abbiamo sentito nel merito, il terlizzese Paolo De Santoli artista poliedrico e designer, chiamato a pensare e realizzare un premio per il vincitore del concorso di questo importante evento, che ha spostato subito il pensiero sul "luogo" come fonte di ispirazione.

«Da decenni - ha spiegato - nelle mie ricerche artistiche mi occupo di territorio, ed è stato inevitabile imbattersi nella imperiale presenza di Federico II e della sua "Corona" nel punto più alto della Murgia, che per me è un monumento dedicato all'uomo. Ed è stato proprio pensando a quell'architettura - scultura, che ho voluto evocare e caratterizzare il premio. Ho immaginato il cuoco dell'imperatore ed in particolare una portata che serviva, proprio in cima a quell'altura, un grande piatto farcito con semplicità, con solo otto foglioline di ulivo a segnare i punti cardinali. Quasi una rosa dei venti. Ho immaginato la cocciutaggine e la ridondanza del cuoco, di servire con insistenza quella pietanza solo su quell'altura, fino a quando come succede sempre, da "cosa nasce cosa" quell'abitudine, quel rito, quella cadenza, quella tradizione, diventò premonizione verso il desiderio di erigere una universale architettura. Il mio pensiero è andato a quella "luce" perenne che da otto secoli le foglioline d'ulivo hanno lasciato il posto alle torri, che incorniciano quell' ottagono, somma del cerchio e del quadrato e che mettono in comunicazione il cielo con la terra», sono state le parole dell'artista, che, per quello che riguarda tutto il materiale florovivaistico presente nella sua opera e nelle sue collezioni, si avvale da anni della collaborazione di un vivaista locale, Damiano Tempesta.

Dieci sono gli chef in concorso, quasi tutti al di sotto dei trent'anni e provenienti da vari Paesi tra cui Slovenia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Turchia. Per gli ospiti e i visitatori sarà un ulteriore opportunità per conoscere la Puglia e dialogare a tavola con paesi diversi e culture gastronomiche profondamente distinte, ma sempre seguendo il filo conduttore di.. "Un filo d'olio nel piatto".