Ragazzi con la sindrome di down a lavoro in biblioteca

Siglata la convenzione tra Comune di Terlizzi e associazione AIPD sezione di Bari

martedì 28 giugno 2016
Convenzione Comune di Terlizzi- associazione AIPD sezione di Bari appena siglata dalla Giunta Gemmato.
Si tratta di un accordo di collaborazione che vedrà la partecipazione attiva di un gruppo di ragazzi con sindrome di down, i quali presteranno la propria attività professionale presso la biblioteca comunale di Terlizzi.

"Particolarmente felice di questa intesa con l'AIPD- ha commentato l'Assessore alle Pari Opportunità, Marina Cagnetta- Sarà un grande piacere per noi accogliere e ospitare i giovani iscritti all'AIPD. Al di là di fornire un concreto aiuto di inserimento ai ragazzi affetti dalla sindrome di down, sarà questo anche un modo per sensibilizzare la collettività a una tematica delicata ed anche quello di dare uno scopo sociale a chi è diversamente abile ma possiede delle capacità e potenzialità che rappresentano fattore di ricchezza sociale se ben 'indirizzato' e impiegato. Io sono assolutamente certa che sia io, che avrò modo di trascorrere molto tempo con i ragazzi, che il personale che lavorerà a stretto contatto con loro, trarremo sicuro giovamento e arricchimento da questa collaborazione e dalla loro positività".

L'ASSOCIAZIONE" L'AIPD, nata nel 1984 per volontà di un gruppo di genitori, è un'associazione di promozione sociale che ha tra le proprie finalità istituzionali la promozione della persona con sindrome di down- hanno spiegato i referenti del progetto- La collaborazione col Comune di Terlizzi si concretizzerà nell'istaurazione di rapporti di collaborazione finalizzati a far realizzare ad alcuni giovani con sindrome di down esperienze significative presso la Civica Biblioteca".

IL PROGETTO- "Ai ragazzi che saranno coinvolti nell'esperienza verrà offerto un momento di conoscenza diretta di una istituzione finalizzata a dare e fare cultura e in continuo rapporto con tutte le fasce sociali- ha continuato l'Assessore Cagnetta- Nello specifico, il progetto di collaborazione prevede il coinvolgimento di due giovani che si occuperanno di archiviazione e catalogazione cartacea ed informatica".

Le persone da coinvolgere, assicurano dall' AIPD, saranno opportunamente preparate all'esperienza, attraverso training di orientamento lavorativo finalizzati a consentire una maggiore conoscenza del mondo del lavoro e delle sue regole.

I ragazzi saranno impiegati per un periodo di quattro mesi, a partire dal 1° settembre fino al 30 dicembre prossimi, per tre ore al giorno, dal lunedì al venerdì, in orario mattutino. Al loro fianco, un tutor si occuperà di coordinare l'esperienza formativa e sostenere i giovani nella fase di apprendimento delle mansioni ed adattamento al contesto con una presenza che, più intensa nella fase iniziale, si ridurrà progressivamente. Inoltre, tutta l'attività sarà anche seguita da una psicologa che supevisionerà tutte le fasi dell'esperienza.

"I giovani avranno la possibilità di confrontarsi con un contesto reale e significativo per acquisire consapevolezza di sé in una dimensione adulta, in grado di rispettare le regole, sia della convivenza civile che quelle che vigono nel contesto specifico, di assumere responsabilità, instaurare corrette relazioni sociali con il personale dipendente e con l'utenza. Avranno, inoltre, la possibilità di imparare ad orientarsi nel tempo e nello spazio, muovendosi in autonomia per raggiungere la Biblioteca nel rispetto degli orari stabiliti, a svolgere e portare a termine autonomamente incarichi semplici precedentemente individuati", si legge nella elaborazione progettuale.

"Siamo consapevoli delle difficoltà che possono essere avvertite da potenziali lavoratori che, purtroppo, non riescono a rintracciare opportunità di crescita personale e professionale. Abbiamo pensato, pertanto, di offrire le condizioni per realizzare esperienze formative positive nel mondo del lavoro. In questo caso, abbiamo pensato di orientare questo strumento verso una categoria sociale, quella dei ragazzi diversamente abili, che è ancora più svantaggiata rispetto ad altri giovani in cerca di occupazione o, comunque, di uno 'scopo sociale. Tengo a precisare, tuttavia, che ponendosi finalità esclusivamente educative, l'esperienza non è in alcun modo da configurarsi come stage, tirocinio o borsa lavoro, ma di un vero e proprio modo di fare 'inclusione' e formazione. L'Amministrazione non poteva rimanere insensibile a questa proposta", le parole del Sindaco Ninni Gemmato.