Referendum trivelle, anche a Terlizzi vince il non voto

A fine giornata il dato dell'affluenza è del 40,36% comunque superiore a quello nazionale

lunedì 18 aprile 2016 6.56
Nemmeno Terlizzi raggiunge il quorum nel referendum sulle trivelle in Adriatico, dunque abbastanza sotto la soglia necessaria. Nonostante in città si fosse costituito un ampio fronte trasversale, da destra a sinistra, a favore del "sì", alla fine della giornata di ieri si erano recati alle urne solo 8.790 elettori su 21.777 aventi diritto con una percentuale comunque al di sopra di quella nazionale.

Straripanti i "sì" che nella città dei fiori hanno raggiunto il 94,95% dei votanti, mente i "no" sono stati appena il 5,05%.

Risultato per certi versi atteso. Era l'affluenza il punto debole di questo referendum. E il risultato è segno ormai, semmai ce ne fosse stato ancora bisogno, di un divorzio ormai insanabile tra la politica e la gente. Insomma, ciò che emerge da questo risultato elettorale è che c'è una maggioranza silenziosa che non segue più le indicazioni dei partiti, è autonoma, capace di star lontano dai luoghi comuni e dai populismi ("salviamo il nostro mare!": detta così sembrava tutto facile), capace altresì di informarsi, farsi un'idea e scegliere razionalmente.

Anche a livello nazionale il referendum sulle trivelle non raggiunge il quorum: i votanti si fermano al 32,15%, con i 'si'' all'86% e i 'no' al 14%. La demagogia non paga, commenta Renzi. Comunque soddisfatto dell'affluenza Emiliano: il Governo dovrà tenere conto di come la pensano milioni di elettori, afferma il governatore della Puglia.