Regionali, Roma preme per accordo 5 Stelle-PD. Laricchia non si piega
Anche il Premier Giuseppe Conte spinge per alleanza in Puglia
giovedì 20 agosto 2020
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i vertici nazionali del Partito Democratico premono da Roma per un'alleanza con il MoVimento 5 Stelle anche alle elezioni regionali di settembre nelle Marche e soprattutto in Puglia.
I due candidati alla presidenza, Gian Mario Mercorelli e Antonella Laricchia, non ci stanno. E se il primo ha dichiarato che siamo «ormai fuori tempo massimo», la leader pentastellata pugliese è stata molto più netta, ribadendo la sua distanza da Michele Emiliano e dal PD, di cui è stata per 5 anni fierissima avversaria: «La mia presenza non è scontata - ha detto Laricchia -, chiaramente sono sacrificabile in ogni momento se qualcuno lo decide dall'alto. Ma non chiedetemi di piegare la testa, piuttosto trovate il coraggio di tagliarla se volete salvare la mala politica di Emiliano e Fitto, perché finché non sarò rimossa da questo ruolo che mi è stato attribuito, andrò avanti a guidare questa opportunità di cambiamento».
«Più importanti dei miei vantaggi personali (mi hanno promesso poltrone certe, prestigio assicurato) o di Giuseppe Conte (una maggioranza parlamentare teoricamente più rinsaldata), ci sono gli interessi dei pugliesi - ha aggiunto Laricchia anche attraverso i social network, come riportato dall'Ansa -. Sto ricevendo - ha quindi concluso Laricchia - tanto amore dai pugliesi e messaggi con cui mi incoraggiano ad andare avanti, senza fare alleanze di alcun tipo con chi sta ammazzando il futuro della Puglia».
L'idea di molti analisti, salvo capriole politiche dell'ultim'ora che non sembrano appartenere a Laricchia, è che i margini per un'alleanza giallo-rossa non ci siano almeno in Puglia ed ora Emiliano rischia di perdere voti sia verso Italia Viva sia verso i 5 Stelle da una fetta di elettorato di centro-sinistra deluso dal suo esecutivo in questi anni.
I due candidati alla presidenza, Gian Mario Mercorelli e Antonella Laricchia, non ci stanno. E se il primo ha dichiarato che siamo «ormai fuori tempo massimo», la leader pentastellata pugliese è stata molto più netta, ribadendo la sua distanza da Michele Emiliano e dal PD, di cui è stata per 5 anni fierissima avversaria: «La mia presenza non è scontata - ha detto Laricchia -, chiaramente sono sacrificabile in ogni momento se qualcuno lo decide dall'alto. Ma non chiedetemi di piegare la testa, piuttosto trovate il coraggio di tagliarla se volete salvare la mala politica di Emiliano e Fitto, perché finché non sarò rimossa da questo ruolo che mi è stato attribuito, andrò avanti a guidare questa opportunità di cambiamento».
«Più importanti dei miei vantaggi personali (mi hanno promesso poltrone certe, prestigio assicurato) o di Giuseppe Conte (una maggioranza parlamentare teoricamente più rinsaldata), ci sono gli interessi dei pugliesi - ha aggiunto Laricchia anche attraverso i social network, come riportato dall'Ansa -. Sto ricevendo - ha quindi concluso Laricchia - tanto amore dai pugliesi e messaggi con cui mi incoraggiano ad andare avanti, senza fare alleanze di alcun tipo con chi sta ammazzando il futuro della Puglia».
L'idea di molti analisti, salvo capriole politiche dell'ultim'ora che non sembrano appartenere a Laricchia, è che i margini per un'alleanza giallo-rossa non ci siano almeno in Puglia ed ora Emiliano rischia di perdere voti sia verso Italia Viva sia verso i 5 Stelle da una fetta di elettorato di centro-sinistra deluso dal suo esecutivo in questi anni.