Rendiconto 2014: aumentano investimenti e recupero dell'evasione, ma anche la spesa per lo smaltimento rifiuti

Soddisfatto l'assessore Vendola. Ma è ancora presto per la riduzione della pressione fiscale.

mercoledì 27 maggio 2015 0.01
Avanzo di amministrazione di circa 5,5 milioni di euro, giacenze in cassa per circa 13 milioni di euro e rispetto del Patto di stabilità interno. Sono questi i grandi numeri inscritti nel Rendiconto di gestione 2014 approvato dalla sola maggioranza ieri mattina in consiglio comunale.

Nella sua relazione politica l'assessore alle Finanze, Vincenzo Vendola, ha elencato una serie di obiettivi strategici raggiunti dall'amministrazione comunale: l'introduzione della fatturazione elettronica e (dall'inizio del 2015) dello speed payment; l'informatizzazione dello Sportello unico delle attività produttive (Suap); la gestione dei tributi internalizzata con attività di front-office per l'annullamento o la rettifica delle varie comunicazioni fiscali inviate ai cittadini e risultate errate; la "bonifica" delle banche dati catastali.

Va avanti anche il ripiano della posizione debitoria dell'ente nei confronti degli avvocati impegnati nella difesa nelle varie controversie giudiziarie, ha dichiarato l'assessore,«ottenendo significativi risultati in termini di contenimento delle spese per le parcelle» Sul fronte del recupero dell'evasione fiscale sono stati emessi circa 8 mila avvisi di accertamento con un recupero di imposte per oltre 535 mila euro rinvenimenti dalla Tarsu (367 mila euro) e dall'Ici del 2009 (167 mila euro) e soltanto 19 ricorsi.

Aumentano le entrate correnti di 980 mila euro, dovute per lo più all'incremento della Tari (la cosiddetta tassa sulla spazzatura) a causa delle discariche di Trani e Conversano che costringono il trasporto dei rifiuti presso la discarica di Taranto.

«Negli ultimi anni abbiamo dovuto far fronte a numerosi tagli da parte dello Stato» ha rammentato l'assessore Vendola spiegando che non ci sono stati margini per una riduzione della pressione fiscale. Tuttavia, spiega Vendola, gli standard dei servizi alle imprese e ai cittadini che si trovano in condizioni di disagio socio-economico sono rimasti inalterati. «La spesa per servizi sociali e per lo sviluppo economico nono hanno subito rideterminazione nonostante i tagli subiti.» E ciò grazie alla razionalizzazione della spesa corrente per l'acquisto di beni e servizi.

La spesa in conto capitale è aumentata da 1,5 milioni del 2013 a 6,6 milioni finanziata con l'avanzo di amministrazione del 2013 e degli anni precedenti (per 3,9 milioni).

Non entusiasmante, invece, il capitolo riguardante la riduzione della pressione fiscale: troppo pesanti i tagli dei trasferimenti statali che il comune di Terlizzi ha dovuto subire negli ultimi anni e troppo pochi i finanziamenti che arrivano da Regione, Stato ed Europa, ha spiegato Vendola. Per poter ridurre le tasse bisognerà, forse, aspettare il prossimo anno.