Restauro edicola Maria SS di Sovereto, a Terlizzi la messa solenne
La celebrazione nell’imminenza dell’avvio del restauro dell’edicola che custodisce Maria SS. di Sovereto
mercoledì 16 ottobre 2024
23.15
Si è tenuta nella serata di oggi, mercoledì 16 ottobre alle ore 19.00, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Domenico Cornacchia, vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, nell'imminenza dell'avvio del restauro specialistico conservativo, sotto l'alta sorveglianza del Ministero della Cultura-Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio di Bari, della edicola o "macchina" processionale in argento che custodisce la Sacra immagine della Patrona Maria SS. di Sovereto.
Il progetto è stato già approvato dagli organi menzionati, ed i lavori saranno ultimati in tempo utile da consentire il regolare svolgimento dei tradizionali festeggiamenti dell'aprile 2025.
Nelle parole del vescovo durante l'omelia, Il restauro che si terrà a breve è stato associato al "restauro e al bisogno di luce" della nostra vita spirituale, «oggi il peccato più grande è pensare che nulla sia peccato. L'impegno che dobbiamo prendere deve essere quello di far del bene, da subito, il tempo può essere insidioso. Chiediamo a Maria che ci faccia il restauro più bello, ovvero quello di un cuore "pulito", generoso. Che Maria vegli sulla città e sul mondo intero», è stata la sua conclusione emozionata.
A conclusione della Santa Messa, lo storico dell'arte e componente della Fondazione Museo Diocesano dott. Francesco Di Palo, col suo contributo, ha illustrato brevemente il tipo di lavoro che si andrà ad effettuare sulla "macchina" processionale, visti i notevoli guasti e le numerose ammaccature e lacerazioni che si è cercato di risarcire nel tempo con saldature, inchiodature varie e anche grossolani interventi. Tali guasti sono stati causati anche da frequenti spostamenti della 'macchina' che, a causa della complessa ritualità festiva, viene ancora oggi condotta in processione nel corso dell'anno ben cinque volte, tra cui la conduzione a Sovereto e il ritorno a Terlizzi con percorsi di vari chilometri, con immaginabili conseguenti sollecitazioni atmosferiche e meccaniche che influiscono sulla tutela del manufatto. Il restauro conservativo, in sintesi, si farà carico di consolidare il supporto ligneo e le lamine d'argento, ricomporre le lacerazioni, rimuovere le ossidazioni e tutti quegli elementi estranei responsabili del degrado dell'artistico manufatto.
In seguito, il vescovo, in una chiesa gremita di fedeli e alla presenza del clero e delle autorità cittadine, ha proceduto alla ricognizione e ostensione pubblica della Sacra venerata Icona e alla sottoscrizione del verbale di consegna in custodia al parroco della Concattedrale don Roberto De Bartolo.
Sono trascorsi esattamente cinquant'anni, (era il 1974) dall'ultima ricognizione, ragion per cui la comunità terlizzese ha vissuto e continuerà a vivere nelle prossime settimane, un momento storico.
Il progetto è stato già approvato dagli organi menzionati, ed i lavori saranno ultimati in tempo utile da consentire il regolare svolgimento dei tradizionali festeggiamenti dell'aprile 2025.
Nelle parole del vescovo durante l'omelia, Il restauro che si terrà a breve è stato associato al "restauro e al bisogno di luce" della nostra vita spirituale, «oggi il peccato più grande è pensare che nulla sia peccato. L'impegno che dobbiamo prendere deve essere quello di far del bene, da subito, il tempo può essere insidioso. Chiediamo a Maria che ci faccia il restauro più bello, ovvero quello di un cuore "pulito", generoso. Che Maria vegli sulla città e sul mondo intero», è stata la sua conclusione emozionata.
A conclusione della Santa Messa, lo storico dell'arte e componente della Fondazione Museo Diocesano dott. Francesco Di Palo, col suo contributo, ha illustrato brevemente il tipo di lavoro che si andrà ad effettuare sulla "macchina" processionale, visti i notevoli guasti e le numerose ammaccature e lacerazioni che si è cercato di risarcire nel tempo con saldature, inchiodature varie e anche grossolani interventi. Tali guasti sono stati causati anche da frequenti spostamenti della 'macchina' che, a causa della complessa ritualità festiva, viene ancora oggi condotta in processione nel corso dell'anno ben cinque volte, tra cui la conduzione a Sovereto e il ritorno a Terlizzi con percorsi di vari chilometri, con immaginabili conseguenti sollecitazioni atmosferiche e meccaniche che influiscono sulla tutela del manufatto. Il restauro conservativo, in sintesi, si farà carico di consolidare il supporto ligneo e le lamine d'argento, ricomporre le lacerazioni, rimuovere le ossidazioni e tutti quegli elementi estranei responsabili del degrado dell'artistico manufatto.
In seguito, il vescovo, in una chiesa gremita di fedeli e alla presenza del clero e delle autorità cittadine, ha proceduto alla ricognizione e ostensione pubblica della Sacra venerata Icona e alla sottoscrizione del verbale di consegna in custodia al parroco della Concattedrale don Roberto De Bartolo.
Sono trascorsi esattamente cinquant'anni, (era il 1974) dall'ultima ricognizione, ragion per cui la comunità terlizzese ha vissuto e continuerà a vivere nelle prossime settimane, un momento storico.