Riduzione della quantità di gasolio per gli imprenditori agricoli
La denuncia dell'Anpa
giovedì 1 gennaio 2015
10.00
Durante gli ultimi giorni dell'anno ci si divide tra bilanci e buoni propositi. Per gli imprenditori agricoli, però, il prossimo non sarà certamente un anno facile. La legge di stabilità relativa al 2015, infatti, ha previsto una ulteriore riduzione dell'ammontare di gasolio agricolo assegnato a ciascun agricoltore.
Gli standard quantitativi di gasolio acquistabile a prezzo agevolati sono fissati dal decreto ministeriale del 26 febbraio 2002 e su tali parametri già negli scorsi anni si era inciso con delle riduzioni del 10% nel 2013 e del 15% nel 2014. Per il prossimo anno la riduzione sarà del 23%. Qualora il fabbisogno degli agricoltori, quindi, dovesse superare il quantitativo garantito, questi saranno costretti a servirsi delle normali colonnine ed acquistare il carburante a prezzo di mercato.
Dopo l'introduzione dell'IMU sui terreni agricoli, al momento sospesa, un altro duro colpo per il comparto agricolo. Pronto il commento della Associazione Nazionale Produttori Agricoli di Terlizzi: "Il Governo Renzi, invece di tutelare il settore agricolo di strategica importanza per il rilancio dell'intera economia nazionale, gli sferra l'ennesimo duro colpo rischiando di metterlo definitivamente in ginocchio. - le parole del presidente Raffaele Angarano - Come sempre a pagarne le spese, in tutti i sensi, sono gli agricoltori chiamati, ancora una volta, a "stringere" una cinta già rotta per compensare gli sperperi di uno Stato che, al di là delle demagogiche dichiarazioni di facciata, non intende limitare minimamente i privilegi della "casta".
Gli standard quantitativi di gasolio acquistabile a prezzo agevolati sono fissati dal decreto ministeriale del 26 febbraio 2002 e su tali parametri già negli scorsi anni si era inciso con delle riduzioni del 10% nel 2013 e del 15% nel 2014. Per il prossimo anno la riduzione sarà del 23%. Qualora il fabbisogno degli agricoltori, quindi, dovesse superare il quantitativo garantito, questi saranno costretti a servirsi delle normali colonnine ed acquistare il carburante a prezzo di mercato.
Dopo l'introduzione dell'IMU sui terreni agricoli, al momento sospesa, un altro duro colpo per il comparto agricolo. Pronto il commento della Associazione Nazionale Produttori Agricoli di Terlizzi: "Il Governo Renzi, invece di tutelare il settore agricolo di strategica importanza per il rilancio dell'intera economia nazionale, gli sferra l'ennesimo duro colpo rischiando di metterlo definitivamente in ginocchio. - le parole del presidente Raffaele Angarano - Come sempre a pagarne le spese, in tutti i sensi, sono gli agricoltori chiamati, ancora una volta, a "stringere" una cinta già rotta per compensare gli sperperi di uno Stato che, al di là delle demagogiche dichiarazioni di facciata, non intende limitare minimamente i privilegi della "casta".