Rifiuti, aut aut della Regione Puglia ai comuni dell'Aro Ba/1
Riscontrati ritardi nella operatività della Sanb Spa
lunedì 25 luglio 2016
7.57
Anche la Regione Puglia ora vuole vederci chiaro sui ritardi della Sanb, la società costituita nel dicembre 2014 per la gestione unitaria dei rifiuti nei comuni dell'Aro Ba 1 (Terlizzi, Molfetta, Bitonto, Corato e Ruvo). Da allora non è mai entrata realmente in opera e adesso l'assessora regionale All'Ambiente vuole capire perchè con una nota ufficiale inviata al sindaco di Terlizzi, Ninni Gemmato, presidente dell'Aro.
In particolare, l'assessore regionale Damiano Santorsola chiede di sapere se sussistano ancora le «condizioni per la prosecuzione del percorso unitario avviato, già definito da un punto di vista amministrativo nei rispettivi Consigli Comunali nel dicembre 2014» posto che sono stati riscontrati «evidenti ritardi nell'attuazione del cronoprogramma».
Come è noto, infatti, tutti i comuni interessati avevano già espresso più di un anno e mezzo fa la volontà di gestire il ciclo raccolta-smaltimento rifiuti in maniera unitaria con l'obiettivo di contenere la spesa. Da qui la scelta, in linea con la legge regionale, di costituire una società pubblica, la Sanb Spa appunto, i cui soci sono gli stessi comuni. Da allora però, pur avendo costituito gli organi sociali, la Sanb non è mai stata effettivamente operativa.
Il presidente dell'Aro Gemmato dovrà ora convocare una riunione del suo «Ambito rifiuti ottimale» e insieme con tutti i sindaci coinvolti (più il commissario prefettizio di Molfetta) dovrà ribadire la volontà di andare avanti. Ma non basterà una mera dichiarazione d'intenti. Entro una decina di giorni - scrive la Regione - i comuni dovranno presentare un altro cronoprogramma con l'elenco di tutti gli «adempimenti tecnico-amministrativi propedeutici all'avvio del servizio unitario da parte di Sanb, nonchè i soggetti deputati all'espletamento degli stessi». Insomma, i prossimi passi dovranno essere messi nero su bianco anche per consentire all'assessorato «una corretta ricognizione dello stato di attuazione della normativa regionale». In caso di ulteriore inerzia da parte dei Comuni, la Regione potrà attivare i cosiddetti poteri sostitutivi e così prendere in mano direttamente la gestione dell'Aro.
«Visti i ritardi maturati ed in considerazione delle recenti deliberazioni dell'Anac», scrive ancora Santorsola, si raccomanda ai Comuni dell'Aro Ba/1 «il rispetto della normativa vigente in materia di affidamenti dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani anche nella gestione transitoria, minimizzando il ricorso alle ordinanze contingibili ed urgenti».
In particolare, l'assessore regionale Damiano Santorsola chiede di sapere se sussistano ancora le «condizioni per la prosecuzione del percorso unitario avviato, già definito da un punto di vista amministrativo nei rispettivi Consigli Comunali nel dicembre 2014» posto che sono stati riscontrati «evidenti ritardi nell'attuazione del cronoprogramma».
Come è noto, infatti, tutti i comuni interessati avevano già espresso più di un anno e mezzo fa la volontà di gestire il ciclo raccolta-smaltimento rifiuti in maniera unitaria con l'obiettivo di contenere la spesa. Da qui la scelta, in linea con la legge regionale, di costituire una società pubblica, la Sanb Spa appunto, i cui soci sono gli stessi comuni. Da allora però, pur avendo costituito gli organi sociali, la Sanb non è mai stata effettivamente operativa.
Il presidente dell'Aro Gemmato dovrà ora convocare una riunione del suo «Ambito rifiuti ottimale» e insieme con tutti i sindaci coinvolti (più il commissario prefettizio di Molfetta) dovrà ribadire la volontà di andare avanti. Ma non basterà una mera dichiarazione d'intenti. Entro una decina di giorni - scrive la Regione - i comuni dovranno presentare un altro cronoprogramma con l'elenco di tutti gli «adempimenti tecnico-amministrativi propedeutici all'avvio del servizio unitario da parte di Sanb, nonchè i soggetti deputati all'espletamento degli stessi». Insomma, i prossimi passi dovranno essere messi nero su bianco anche per consentire all'assessorato «una corretta ricognizione dello stato di attuazione della normativa regionale». In caso di ulteriore inerzia da parte dei Comuni, la Regione potrà attivare i cosiddetti poteri sostitutivi e così prendere in mano direttamente la gestione dell'Aro.
«Visti i ritardi maturati ed in considerazione delle recenti deliberazioni dell'Anac», scrive ancora Santorsola, si raccomanda ai Comuni dell'Aro Ba/1 «il rispetto della normativa vigente in materia di affidamenti dei servizi di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti solidi urbani anche nella gestione transitoria, minimizzando il ricorso alle ordinanze contingibili ed urgenti».