Rifiuti, Grassi ironizza sull'inerzia dell'amministrazione comunale di Terlizzi
Una nota della stessa Sanb evidenziava problemi
martedì 18 gennaio 2022
«Abbiamo sollecitato da mesi di discutere in Consiglio Comunale del "servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti solidi urbani". Rinviano l'argomento, perché per gli scienziati "va tutto bene" e poi è cosa loro: l' Asipu, la Sanb e pure tutta la monnezza».
Parole e musica, si direbbe in ambienti sanremesi, di Michele Grassi, consigliere comunale del Partito Democratico che con la sua proverbiale verve non le manda a dire agli amministratori. Secondo l'esponente Dem non vi sarebbe più spazio per l'attesa: la massima assise deve discuterne, tanto più che la stessa Sanb, che gestisce il servizio di raccolta, ha sollevato diverse criticità in una nota di qualche tempo fa.
In quella missiva del direttore generale, inviato ai sindaci dei comuni di Corato, Ruvo e Terlizzi, si legge: «Nel giorno destinato alla raccolta del secco (giovedì) le utenze domestiche conferiscono rifiuti indifferenziati e non il secco residuo a valle della raccolta differenziata». Nella medesima nota si fa anche riferimento all'abbandono di rifiuto indifferenziato all'interno dei carrellati all'esterno di attività commerciali e le responsabilità, secondo Sanb, sarebbero da ricercare proprio negli esercenti che potrebbero aver lasciato copia delle chiavi dei bidoni a qualcuno.
Scarti di lavorazione delle attività ubicate in aree artigianali finiscono nel secco residuo e infine nei cestini portarifiuti per strada, destinati a piccole quantità, finiscono spesso sacchetti di provenienza domestica.
Un piccolo grande disastro che anche Grassi conosce bene e sa non essere solo imputabile agli amministratori, ma ad una inciviltà diffusa che accomuna molti centri del nord barese. Ma per l'esponente PD è chiarissimo anche come i controlli non siano serrati e come ci sia bisogno assoluto di una discussione ampia nei luoghi istituzionali preposti. E questo, purtroppo, non avviene da tempo.
Parole e musica, si direbbe in ambienti sanremesi, di Michele Grassi, consigliere comunale del Partito Democratico che con la sua proverbiale verve non le manda a dire agli amministratori. Secondo l'esponente Dem non vi sarebbe più spazio per l'attesa: la massima assise deve discuterne, tanto più che la stessa Sanb, che gestisce il servizio di raccolta, ha sollevato diverse criticità in una nota di qualche tempo fa.
In quella missiva del direttore generale, inviato ai sindaci dei comuni di Corato, Ruvo e Terlizzi, si legge: «Nel giorno destinato alla raccolta del secco (giovedì) le utenze domestiche conferiscono rifiuti indifferenziati e non il secco residuo a valle della raccolta differenziata». Nella medesima nota si fa anche riferimento all'abbandono di rifiuto indifferenziato all'interno dei carrellati all'esterno di attività commerciali e le responsabilità, secondo Sanb, sarebbero da ricercare proprio negli esercenti che potrebbero aver lasciato copia delle chiavi dei bidoni a qualcuno.
Scarti di lavorazione delle attività ubicate in aree artigianali finiscono nel secco residuo e infine nei cestini portarifiuti per strada, destinati a piccole quantità, finiscono spesso sacchetti di provenienza domestica.
Un piccolo grande disastro che anche Grassi conosce bene e sa non essere solo imputabile agli amministratori, ma ad una inciviltà diffusa che accomuna molti centri del nord barese. Ma per l'esponente PD è chiarissimo anche come i controlli non siano serrati e come ci sia bisogno assoluto di una discussione ampia nei luoghi istituzionali preposti. E questo, purtroppo, non avviene da tempo.