Rifiuti radioattivi nel Parco dell'Alta Murgia: Città Civile Terlizzi prende posizione
Dal movimento civico: «Non saremo mai a favore dello stoccaggio»
giovedì 7 gennaio 2021
02.00
«Il Governo ha individuato 67 luoghi, sul territorio nazionale, dove saranno riposti e conservati i rifiuti di scorie radioattive nucleari. Tra questi ci sono dei siti ricadenti sul Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Puglia e Basilicata e tanti altri territori Nazionali non possono sottomettersi a questo sopruso».
Arriva forte e chiaro il messaggio del movimento civico terlizzese Città Civile, che punta dritto all'obiettivo: evitare che il Governo giallo-rosso possa attuare una decisione che ai più appare affrettata.
«Tristissimo leggere i nomi della lista dei paesi elencati, posti in aree non inquinate, armoniosamente in equilibrio con il paesaggio, che corre il rischio di essere irrimediabilmente devastato - scrivono dal direttivo coordinato da Daniela Zappatore -. Non lo dobbiamo permettere!», è il manifesto che spiega chiaramente gli intenti.
«La zona a cavallo tra le Murge e la provincia di Matera è molto coinvolta - osservano da Città Civile -: un territorio in provincia di Bari (Gravina), due vaste aree tra Bari (Altamura) e Matera, una nella provincia di Matera e altre due zone ampie fra Matera e Taranto (Laterza).
Al Parco dell'Alta Murgia - rimarca il gruppo rappresentato in Consiglio comunale da Roberto Lusito - deve sempre continuare a sorgere il sole per illuminarlo in tutta la sua smagliante attuale bellezza, senza sperimentare mai paure e incubi, come quelli che potrebbero arrivare con il deposito nazionale delle scorie radioattive. Città Civile - conclude la nota - aderisce alla rete di amministratori comunali di Bari e Bat che si sta mobilitando contro la decisione del Governo».
Una posizione ormai condivisa da quasi tutte le forze politiche terlizzesi, consce che qualunque cosa dovesse accadere nell'Alta Murgia, non può non interessare la Città dei Fiori che di quell'area è una delle porte d'ingresso.
Arriva forte e chiaro il messaggio del movimento civico terlizzese Città Civile, che punta dritto all'obiettivo: evitare che il Governo giallo-rosso possa attuare una decisione che ai più appare affrettata.
«Tristissimo leggere i nomi della lista dei paesi elencati, posti in aree non inquinate, armoniosamente in equilibrio con il paesaggio, che corre il rischio di essere irrimediabilmente devastato - scrivono dal direttivo coordinato da Daniela Zappatore -. Non lo dobbiamo permettere!», è il manifesto che spiega chiaramente gli intenti.
«La zona a cavallo tra le Murge e la provincia di Matera è molto coinvolta - osservano da Città Civile -: un territorio in provincia di Bari (Gravina), due vaste aree tra Bari (Altamura) e Matera, una nella provincia di Matera e altre due zone ampie fra Matera e Taranto (Laterza).
Al Parco dell'Alta Murgia - rimarca il gruppo rappresentato in Consiglio comunale da Roberto Lusito - deve sempre continuare a sorgere il sole per illuminarlo in tutta la sua smagliante attuale bellezza, senza sperimentare mai paure e incubi, come quelli che potrebbero arrivare con il deposito nazionale delle scorie radioattive. Città Civile - conclude la nota - aderisce alla rete di amministratori comunali di Bari e Bat che si sta mobilitando contro la decisione del Governo».
Una posizione ormai condivisa da quasi tutte le forze politiche terlizzesi, consce che qualunque cosa dovesse accadere nell'Alta Murgia, non può non interessare la Città dei Fiori che di quell'area è una delle porte d'ingresso.