Rifondazione comunista, preoccupazione per i lavoratori del call-center
Il partito denuncia situazioni di ritardi nei pagamenti
giovedì 2 novembre 2017
7.08
«Da diversi mesi continuiamo a raccogliere denunce da parte di dipendenti della società Cellulopoli S.r.l, call center con sede a Terlizzi, circa le proprie condizioni di lavoro precarie peggiorate da ritardi nei pagamenti e dall'inadempimento degli obblighi contributivi». A lanciare l'allarme è Rifondazione comunista che in una nota diffusa alla stampa solleva il problema di una presunta «mancata retribuzione che coinvolge i dipendenti contrattualizzati ma anche coloro per i quali il rapporto di lavoro si è ormai risolto».
«In questo quadro -continua la nota- con grande rammarico, registriamo il comportamento di dirigenti, referenti aziendali e soprattutto rappresentanti sindacali che continuano a fornire spiegazioni confuse e poco esaustive. Tutto questo è inaccettabile, se si pensa ai molti giovani lavoratori coinvolti, spesso alle loro prime esperienze, ma anche a chi, grazie alla propria occupazione, prova a sostenere un intero nucleo familiare.
Rifondazione chiede dunque «l'intervento dei sindacati in primis affinché concretamente la situazione di palese ingiustizia sia risolta». «Alla luce di questi dati, i circoli di Rifondazione Comunista di Ruvo e Terlizzi lavoreranno per dare voce ai lavoratori coinvolti in questa spiacevole situazione, che senza organizzazione e rappresentanza sono ormai totalmente sotto il giogo di chi massacra ogni diritto e di chi opera in totale complicità. Chiediamo inoltre che istituzioni e sindacato indaghino a fondo e rompano il loro silenzio assordante, per dare assicurazioni concrete ai lavoratori e alle loro famiglie».
«In questo quadro -continua la nota- con grande rammarico, registriamo il comportamento di dirigenti, referenti aziendali e soprattutto rappresentanti sindacali che continuano a fornire spiegazioni confuse e poco esaustive. Tutto questo è inaccettabile, se si pensa ai molti giovani lavoratori coinvolti, spesso alle loro prime esperienze, ma anche a chi, grazie alla propria occupazione, prova a sostenere un intero nucleo familiare.
Rifondazione chiede dunque «l'intervento dei sindacati in primis affinché concretamente la situazione di palese ingiustizia sia risolta». «Alla luce di questi dati, i circoli di Rifondazione Comunista di Ruvo e Terlizzi lavoreranno per dare voce ai lavoratori coinvolti in questa spiacevole situazione, che senza organizzazione e rappresentanza sono ormai totalmente sotto il giogo di chi massacra ogni diritto e di chi opera in totale complicità. Chiediamo inoltre che istituzioni e sindacato indaghino a fondo e rompano il loro silenzio assordante, per dare assicurazioni concrete ai lavoratori e alle loro famiglie».