Le tele di Vito Pollio ritrovate ma sono in pessimo stato
"Uno sfregio a mio fratello", indignata Luigia Pollio
venerdì 1 aprile 2016
13.06
"Uno scempio", così descrive Luigia Pollio le condizioni delle otto tele del pittore terlizzese Vito Pollio rinvenute nei giorni scorsi in agro bitontino: a scorgerle in un terreno della frazione di Mariotto, la polizia locale di Bitonto.
Da maggio scorso la famiglia Pollio aveva abbandonato la speranza di ritrovare intatte le quindici opere trafugate dalla cantina di famiglia, adibita a laboratorio creativo. Numerosi erano stati gli appelli della sorella dell'artista, Luigia, per recuperare i quadri dall'apprezzabile valore affettivo, prima ancora che economico. Quest'oggi ben la metà dei pezzi della collezione privata di Vito Pollio sono tornati al suo legittimo proprietario. Sicuramente saranno da restaurare, affinché recuperino la loro bellezza: la muffa ha avuto la meglio dato lo stato di conservazione all'aria aperta e senza nessuna copertura. "Un quadro è stato raschiato del colore, ad altri la tela è irrigidita e addirittura strappata", ci racconta Luigia. Inoltre, le tele non sono assicurate, per cui qualsiasi lavoro di aggiusto sarà sostenuto integralmente dall'artista.
Tra le parole di Luigia si scorge indignazione e sgomento. Già l'anno scorso, infatti, la famiglia del pittore era convinta che si trattasse di un furto su commissione di chi sapeva dell'esistenza di quel laboratorio e di cosa contenesse. "Le nostre sono solo congetture, ma niente fa escludere che si tratti di uno sfregio alla persone di mio fratello", ha concluso Luigia a TerlizziViva.it.
Da maggio scorso la famiglia Pollio aveva abbandonato la speranza di ritrovare intatte le quindici opere trafugate dalla cantina di famiglia, adibita a laboratorio creativo. Numerosi erano stati gli appelli della sorella dell'artista, Luigia, per recuperare i quadri dall'apprezzabile valore affettivo, prima ancora che economico. Quest'oggi ben la metà dei pezzi della collezione privata di Vito Pollio sono tornati al suo legittimo proprietario. Sicuramente saranno da restaurare, affinché recuperino la loro bellezza: la muffa ha avuto la meglio dato lo stato di conservazione all'aria aperta e senza nessuna copertura. "Un quadro è stato raschiato del colore, ad altri la tela è irrigidita e addirittura strappata", ci racconta Luigia. Inoltre, le tele non sono assicurate, per cui qualsiasi lavoro di aggiusto sarà sostenuto integralmente dall'artista.
Tra le parole di Luigia si scorge indignazione e sgomento. Già l'anno scorso, infatti, la famiglia del pittore era convinta che si trattasse di un furto su commissione di chi sapeva dell'esistenza di quel laboratorio e di cosa contenesse. "Le nostre sono solo congetture, ma niente fa escludere che si tratti di uno sfregio alla persone di mio fratello", ha concluso Luigia a TerlizziViva.it.