Riordino ospedali, protestano i sindaci di Molfetta e Corato
I sindaci delle due città snobbano Terlizzi
giovedì 3 marzo 2016
18.20
In tema di sanità e ospedali non piange soltanto Terlizzi. Corato perde il punto nascite, mentre l'ospedale di Molfetta scende a 76 posti letto (ne aveva circa 100) distribuiti tra medicina, chirurgia, ortopedia. Al "Don Tonino Bello" soppressi quindi i reparti di cardiologia e urologia insieme all'ambulatorio di pediatria.
"Scelte quantomeno inspiegabili in quanto la chirurgia e l'ortopedia hanno bisogno del supporto della cardiologia essendo le une complementari dell'altra in fase pre e post operatoria" tuona il Tribunale del Malato. "L'urologia, fiore all'occhiello del nostro ospedale, viene sacrificata in nome di chissà quali interessi".
Il Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanzattiva sottolinea come non sia ammissibile che "un bacino di utenza di oltre 100 mila abitanti (con Giovinazzo e Terlizzi) perda reparti così indispensabili". Domani il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio insieme al sindaco Massimo Mazzilli di Corato protesteranno daranno vita a una doppia protesta, prima davanti all'ospedale "don Tonino Bello" e poi davanti al nosocomio i Corato per protestare contro i tagli dei due ospedali. Peccato che i sindaci delle due città più grandi del nord barese, chissà per quale ragione, non si siano accorti che Emiliano abbia deciso di chiudere di fatto anche l'ospedale "Sarcone" di Terlizzi, punto di riferimento anche per i pazienti molfettesi e coratini. Evidentemente desiderano le telecamere tutte solo per loro.
"Scelte quantomeno inspiegabili in quanto la chirurgia e l'ortopedia hanno bisogno del supporto della cardiologia essendo le une complementari dell'altra in fase pre e post operatoria" tuona il Tribunale del Malato. "L'urologia, fiore all'occhiello del nostro ospedale, viene sacrificata in nome di chissà quali interessi".
Il Tribunale per i Diritti del Malato – Cittadinanzattiva sottolinea come non sia ammissibile che "un bacino di utenza di oltre 100 mila abitanti (con Giovinazzo e Terlizzi) perda reparti così indispensabili". Domani il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio insieme al sindaco Massimo Mazzilli di Corato protesteranno daranno vita a una doppia protesta, prima davanti all'ospedale "don Tonino Bello" e poi davanti al nosocomio i Corato per protestare contro i tagli dei due ospedali. Peccato che i sindaci delle due città più grandi del nord barese, chissà per quale ragione, non si siano accorti che Emiliano abbia deciso di chiudere di fatto anche l'ospedale "Sarcone" di Terlizzi, punto di riferimento anche per i pazienti molfettesi e coratini. Evidentemente desiderano le telecamere tutte solo per loro.