Rissa tra migranti: in carcere i cinque africani fermati ieri
Le indagini dei Carabinieri proseguiranno per accertare ulteriori responsabilità
venerdì 2 novembre 2018
21.02
Sono stati trasferiti presso il carcere di Trani, i cinque migranti di origine africana fermati ieri sera dai Carabinieri della locale Tenenza e dalla Polizia Locale a seguito della rissa scoppiata in pieno centro a Terlizzi.
A conclusione delle indagini dei militari, coordinate dal comandante Valter Crugliano, la Procura di Trani ha disposto il trasferimento in carcere come misura precauzionale di tutti i fermati. Alcuni di loro sono stati sottoposti alle cure dei sanitari nel pronto soccorso di Terlizzi per le diverse ferite da trauma riportate. Cinque costole rotte per un altro marocchino trasportato all'ospedale di Molfetta e dimesso già ieri sera. Non risultano al momento feriti da arma da taglio.
Le indagini proseguiranno questa mattina nel tentativo di ricostruire i momenti di follia vissuti nel tardo pomeriggio di ieri, poco dopo le ore 18.00, in pieno centro tra piazza IV Novembre e via Quercia e risalire agli altri africani, probabilmente marocchini, coinvolti nella colluttazione. I militari dovranno anche fare luce sull'aggressione alla vigilessa Laura Scicutella e fare chiarezza sulle circostanze che hanno determinato il suo ferimento mentre interveniva per sedare la rissa. Intanto, la donna a tarda notte è stata dimessa dall'ospedale Di Venere di Bari dopo essere stata sottoposta ad accertamenti.
La maxi rissa, lo ricordiamo, era scoppiata sulle scale di Palazzo di Città dove ogni anno trovano e si fanno compagnia i migranti che arrivano a Terlizzi per la raccolta olivicola. Non è la prima volta che, complice in alcuni casi anche l'abuso di alcool, avvengono piccole risse. Tutto sarebbe cominciato proprio così anche ieri sera: due di origine africana che avrebbero cominciato a spintonarsi per futili motivi e la lite sarebbe degenerata fino alla comparsa dei coltelli.
Poi la fuga, l'inseguimento a piedi fino in via Quercia (nei pressi della posta centrale), la colluttazione con coltelli alla mano, il lancio di sassi e dei carrellati della spazzatura presenti in strada, un extracomunitario privo di sensi a terra in strada e altri due insanguinati rinchiusi nel portone di un condominio. E la folla di cittadini inferocita che nel frattempo si era radunata in strada.
A conclusione delle indagini dei militari, coordinate dal comandante Valter Crugliano, la Procura di Trani ha disposto il trasferimento in carcere come misura precauzionale di tutti i fermati. Alcuni di loro sono stati sottoposti alle cure dei sanitari nel pronto soccorso di Terlizzi per le diverse ferite da trauma riportate. Cinque costole rotte per un altro marocchino trasportato all'ospedale di Molfetta e dimesso già ieri sera. Non risultano al momento feriti da arma da taglio.
Le indagini proseguiranno questa mattina nel tentativo di ricostruire i momenti di follia vissuti nel tardo pomeriggio di ieri, poco dopo le ore 18.00, in pieno centro tra piazza IV Novembre e via Quercia e risalire agli altri africani, probabilmente marocchini, coinvolti nella colluttazione. I militari dovranno anche fare luce sull'aggressione alla vigilessa Laura Scicutella e fare chiarezza sulle circostanze che hanno determinato il suo ferimento mentre interveniva per sedare la rissa. Intanto, la donna a tarda notte è stata dimessa dall'ospedale Di Venere di Bari dopo essere stata sottoposta ad accertamenti.
La maxi rissa, lo ricordiamo, era scoppiata sulle scale di Palazzo di Città dove ogni anno trovano e si fanno compagnia i migranti che arrivano a Terlizzi per la raccolta olivicola. Non è la prima volta che, complice in alcuni casi anche l'abuso di alcool, avvengono piccole risse. Tutto sarebbe cominciato proprio così anche ieri sera: due di origine africana che avrebbero cominciato a spintonarsi per futili motivi e la lite sarebbe degenerata fino alla comparsa dei coltelli.
Poi la fuga, l'inseguimento a piedi fino in via Quercia (nei pressi della posta centrale), la colluttazione con coltelli alla mano, il lancio di sassi e dei carrellati della spazzatura presenti in strada, un extracomunitario privo di sensi a terra in strada e altri due insanguinati rinchiusi nel portone di un condominio. E la folla di cittadini inferocita che nel frattempo si era radunata in strada.