Ritorno icona Maria SS di Sovereto, le parole e l'emozione del sindaco di Terlizzi

De Chirico: «Riappropriati non solo di un'opera d'arte, ma di un simbolo di identità»

martedì 8 aprile 2025 11.44
A cura di Gianluca Battista
«La nostra comunità questa sera si è riappropriata non solo di un'opera d'arte di straordinario valore, ma soprattutto di un simbolo profondo di identità, storia e fede. L'icona della Madonna di Sovereto, con la sua splendida macchina d'argento restaurata, torna a risplendere nella sua antica bellezza, testimone di secoli di devozione».

Sono commosse le parole del sindaco di Terlizzi, Michelangelo De Chirico, dopo il rientro nella Concattedrale di San Michele Arcangelo dell'icona di Maria SS di Sovereto restaurata: «Questo importante intervento conservativo - ha spiegato quindi il primo cittadino -, realizzato con cura e professionalità, non si è limitato a preservare un manufatto prezioso: salva il sentimento religioso di un popolo, un legame spirituale che unisce generazioni e che si rinnova ogni anno nelle processioni e nelle celebrazioni della Festa Maggiore.
Grazie all'impegno e al lavoro instancabile di tante persone - ha continuato De Chirico -, Terlizzi può oggi celebrare questo momento di rinascita culturale e spirituale. Un ringraziamento speciale va a Don Roberto, per la sua guida pastorale, al dottor Francesco di Palo, per la sua competenza e passione, ai restauratori che hanno riportato alla luce i dettagli dell'icona e della sua cornice d'argento e a tutta la cittadinanza che ha sostenuto questo progetto con generosità e partecipazione, affinché la Madonna di Sovereto continui a essere faro di fede e orgoglio per la nostra comunità nei secoli».

Una identità che va dunque oltre la fede ed i convincimenti personali di ciascuno. Un simbolo che è esso stesso legato a doppio filo con le radici più profonde di questa città, che lo legano indissolubilmente alla gente. Terlizzi si appresta a vivere 14 giorni intensissimi, tra Passione, Morte e Resurrezione di Cristo e Festa Patronale primaverile. Sarà, ancora una volta, periodo di profonda riflessione collettiva sui mali del nostro tempo, sulla ricerca della risoluzione dei conflitti piccoli e grandi, ma soprattutto sarà ancora una volta preghiera rivolta al cielo per perpetrare un mistero enorme che è inscindibile dalla nostra cultura.