Rivolta nel carcere di Melfi: 11 arresti. Coinvolto un terlizzese
I fatti risalgono al 2020, gli indagati sono 44: agenti e personale sanitario furono sequestrati per 9 ore
domenica 19 settembre 2021
10.29
Per la rivolta nel carcere di Melfi del 9 marzo 2020, in cui oltre agli uomini di Polizia Penitenziaria furono sequestrati per ben 9 ore nelle celle anche il personale medico e infermieristico del penitenziario, sono state arrestate 11 persone, di età compresa tra i 49 e i 28 anni, in indagini coordinate dalla Procura di Potenza.
In quei giorni vari moti di protesta contro le misure attuate per il contenimento dell'emergenza legata al Covid-19 si tennero in tutta Italia. In tutto gli indagati per l'azione nel carcere di Melfi sono 44, ma per 33 «si è in attesa - dice in una nota stampa la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza - degli sviluppi dei ricorsi per Cassazione proposti dai rispettivi difensori». Tra i detenuti coinvolti un terlizzese, Roberto Dello Russo, arrestato nel 2020 e ai vertici dell'omonimo gruppo.
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Ricostruite la dinamica e le fasi della protesta che hanno permesso di risalire, a livello di gravità indiziaria, all'identità dei partecipanti. Gli ostaggi furono liberati dopo una lunga trattativa durante la quale i fautori della sommossa avevano provveduto anche alla stesura di alcune richieste. Per tutti i partecipanti alla rivolta, la Dda ha ipotizzato i reati di sequestro di persona a scopo di coazione e devastazione.
L'ordinanza di custodia per gli 11 arrestati è stata emessa dal Riesame di Potenza che ha accolto un appello interposto dalla Dda contro il rigetto della richiesta cautelare. Inizialmente, il giudice per le indagini preliminari di Potenza, aveva rigettato la richiesta cautelare ritenendo che non ci fossero le esigenze cautelari.
In quei giorni vari moti di protesta contro le misure attuate per il contenimento dell'emergenza legata al Covid-19 si tennero in tutta Italia. In tutto gli indagati per l'azione nel carcere di Melfi sono 44, ma per 33 «si è in attesa - dice in una nota stampa la Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza - degli sviluppi dei ricorsi per Cassazione proposti dai rispettivi difensori». Tra i detenuti coinvolti un terlizzese, Roberto Dello Russo, arrestato nel 2020 e ai vertici dell'omonimo gruppo.
Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Ricostruite la dinamica e le fasi della protesta che hanno permesso di risalire, a livello di gravità indiziaria, all'identità dei partecipanti. Gli ostaggi furono liberati dopo una lunga trattativa durante la quale i fautori della sommossa avevano provveduto anche alla stesura di alcune richieste. Per tutti i partecipanti alla rivolta, la Dda ha ipotizzato i reati di sequestro di persona a scopo di coazione e devastazione.
L'ordinanza di custodia per gli 11 arrestati è stata emessa dal Riesame di Potenza che ha accolto un appello interposto dalla Dda contro il rigetto della richiesta cautelare. Inizialmente, il giudice per le indagini preliminari di Potenza, aveva rigettato la richiesta cautelare ritenendo che non ci fossero le esigenze cautelari.