Roghi nell'agro, le prime misure dell'Amministrazione dopo il tavolo di giovedì

Il Sindaco: «Unico modo per prevenire atti illeciti è collaborazione tra forze dell'ordine e soggetti privati»

sabato 25 gennaio 2020
Sopralluoghi congiunti in tutti i frantoi da parte di Polizia Locale e Carabinieri, istituzione di una rete di volontari sentinella per il monitoraggio dell'agro, scambio segnalazioni interforze e campagne di comunicazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini. Per arginare il fenomeno dei roghi e altri reati nelle campagne queste sono le prime misure emerse questa mattina a conclusione della riunione tra Amministrazione comunale, Carabinieri, Polizia Locale, Guardie campestri, gli istituti di vigilanza privata Metronotte e Apulia, le associazioni di volontariato di Carabinieri, Polizia di Stato e Bersaglieri.

Il tavolo convocato dal sindaco Ninni Gemmato per la prevenzione degli atti illeciti in campagna tornerà a riunirsi martedì prossimo, 28 gennaio, per fare il punto della situazione e per una prima bozza di accordo scritto. Presenti anche l'assessore alla Sicurezza Nino Allegretti, il vice presidente del Consiglio comunale Vittoria Allegretti e il Consigliere comunale Pierre Parisi.

Si tratta di un modello di partnership contro gli illeciti che l'Amministrazione ha già sperimentato in passato ottenendo risultati positivi. L'obiettivo è chiaro: rafforzare il controllo delle campagne creando una rete di sorveglianza sinergica tra le forze dell'ordine, le associazioni di volontariato e gli istituti di vigilanza privati, ovviamente ciascuno con le proprie funzioni. Positiva la risposta da parte di associazioni di volontariato e istituti di vigilanza che hanno confermato la propria disponibilità a forme di collaborazione con l'Amministrazione comunale anche attraverso iniziative pubbliche di comunicazione e sensibilizzazione.

«L'agro terlizzese ha un'estensione di ben 7mila ettari - commenta il sindaco Ninni Gemmato -. L'unico modo per prevenire la commissione di atti illeciti (roghi, abbandono di rifiuti, furti, rapine etc.) è quello di mettere in campo una collaborazione tra forze dell'ordine, associazioni di volontariato e soggetti privati attivi nella vigilanza sul territorio, ciascuno con diversi ruoli. In questo modo i primi risultati concreti e immediati sarebbero una presenza efficace sul territorio, maggiori possibilità di individuare gli autori di atti illeciti ma anche uno scambio di informazioni positivo per le indagini».