Rogo scoperto grazie al drone di Puliamo Terlizzi (VIDEO)
In via Macello sono giunti anche Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme in pochi minuti
lunedì 9 novembre 2020
Subito in azione il drone "Colibrì" dell'associazione ambientalista Puliamo Terlizzi, che nella serata di sabato 7 novembre ha individuato un rogo nella zona di via Molfetta, dopo alcune segnalazioni di residenti.
Si è trattato di fatto della prima missione operativa per il prezioso supporto tecnologico acquistato grazie alle donazioni dei cittadini. In via Molfetta si avvertiva odore acre di plastica bruciata e subito la termocamera aerea si è messa in funzione.
La telecamera termica ha individuato in pochi minuti la fonte di calore proveniente da un fondo rustico privato in via Macello. Quindi i volontari di Puliamo Terlizzi hanno allertato i Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare le fiamme in pochi minuti. Sul posto, purtroppo, rifiuti già completamente bruciati.
«Chiederemo alle autorità di fare chiarezza su ciò che avviene in quel sito - scrivono i volontari della meritoria associazione - che entra a far parte della lista nera delle aree da cui scaturiscono fumi velenosi per la popolazione. Ricordiamo - concludono - che la combustione illecita dei rifiuti può comportare fino a sei anni di carcere e la confisca del suolo ove avvenuto il reato».
Si è trattato di fatto della prima missione operativa per il prezioso supporto tecnologico acquistato grazie alle donazioni dei cittadini. In via Molfetta si avvertiva odore acre di plastica bruciata e subito la termocamera aerea si è messa in funzione.
La telecamera termica ha individuato in pochi minuti la fonte di calore proveniente da un fondo rustico privato in via Macello. Quindi i volontari di Puliamo Terlizzi hanno allertato i Vigili del Fuoco che sono riusciti a domare le fiamme in pochi minuti. Sul posto, purtroppo, rifiuti già completamente bruciati.
«Chiederemo alle autorità di fare chiarezza su ciò che avviene in quel sito - scrivono i volontari della meritoria associazione - che entra a far parte della lista nera delle aree da cui scaturiscono fumi velenosi per la popolazione. Ricordiamo - concludono - che la combustione illecita dei rifiuti può comportare fino a sei anni di carcere e la confisca del suolo ove avvenuto il reato».