Rubò attrezzi agricoli, riconosciuto dai Carabinieri: arrestato un 54enne
L'uomo, di Terlizzi, è finito in carcere: prima il furto di un'auto a Bisceglie, poi il raid a Molfetta. Recuperata la refurtiva
sabato 28 novembre 2020
È scattata in maniera decisa la risposta di sicurezza invocata dagli agricoltori: i Carabinieri della Compagnia di Molfetta, dopo aver valutato il rischio concreto di una recrudescenza dei reati predatori, hanno arrestato F.D.C., 54enne di Terlizzi, colpevole di aver razziato attrezzi agricoli, con le accuse di furto e ricettazione.
I militari, ai comandi del capitano Francesco Iodice, hanno infatti eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo. Il provvedimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani s'è rivelato inevitabile davanti ai gravi in indizi di colpevolezza dell'uomo, dapprima denunciato in stato di irreperibilità, poi finalmente stanato e arrestato. Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa, sono nate da un colpo messo a segno l'11 giugno scorso.
Il ladro, infatti, dopo aver adocchiato un furgone Fiat Scudo parcheggiato nella zona industriale di Molfetta, ha rotto il finestrino della portiera anteriore sinistra, riuscendo a sgraffignare numerose attrezzature agricole ed un telefono cellulare e dimostrando, soprattutto, di avere un'eccessiva fretta di allontanarsi dal luogo, tanto che, dopo il colpo, si è dato alla fuga a bordo di una Fiat 500 rubata, costringendo un'autoradio dell'Aliquota Radiomobile, già in zona, a rincorrerlo.
È nato in quel momento un lungo inseguimento in cui il bandito è riuscito ad avere la meglio. La sua autovettura, come detto, dagli accertamenti è poi risultata provento d'un furto, avvenuto lo stesso giorno a Bisceglie: l'uomo in fuga, ben noto, è stato riconosciuto dai Carabinieri, profondi conoscitori delle persone dedite ad attività illecite. Il loro intuito è stato confermato quando, a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata a Terlizzi, è stata rinvenuta la refurtiva.
I militari, infatti, all'interno di un garage dell'uomo, hanno ritrovato numerose attrezzature agricole (come, ad esempio, forbici e cesoie da potatura, nda) oltre ad alcuni generatori di corrente elettrica, celati sotto alcuni teli, del valore di alcune migliaia di euro. Il resto lo hanno fatto le indagini degli uomini del sottotenente Domenico Mastromauro che sono riusciti a ricostruire le fasi del furto commesso dall'uomo, denunciato in stato di irreperibilità all'Autorità Giudiziaria.
Un corposo fascicolo che ha convinto la Procura della Repubblica di Trani a chiedere la misura cautelare in carcere: il 54enne è stato così stanato e trasferito nel penitenziario di Trani, mentre i Carabinieri stanno cercando di accertare se vi sia un collegamento con altri furti di attrezzi agricoli avvenuti in passato.
I militari, ai comandi del capitano Francesco Iodice, hanno infatti eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo. Il provvedimento, disposto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trani s'è rivelato inevitabile davanti ai gravi in indizi di colpevolezza dell'uomo, dapprima denunciato in stato di irreperibilità, poi finalmente stanato e arrestato. Le indagini, condotte dalla Sezione Operativa, sono nate da un colpo messo a segno l'11 giugno scorso.
Il ladro, infatti, dopo aver adocchiato un furgone Fiat Scudo parcheggiato nella zona industriale di Molfetta, ha rotto il finestrino della portiera anteriore sinistra, riuscendo a sgraffignare numerose attrezzature agricole ed un telefono cellulare e dimostrando, soprattutto, di avere un'eccessiva fretta di allontanarsi dal luogo, tanto che, dopo il colpo, si è dato alla fuga a bordo di una Fiat 500 rubata, costringendo un'autoradio dell'Aliquota Radiomobile, già in zona, a rincorrerlo.
È nato in quel momento un lungo inseguimento in cui il bandito è riuscito ad avere la meglio. La sua autovettura, come detto, dagli accertamenti è poi risultata provento d'un furto, avvenuto lo stesso giorno a Bisceglie: l'uomo in fuga, ben noto, è stato riconosciuto dai Carabinieri, profondi conoscitori delle persone dedite ad attività illecite. Il loro intuito è stato confermato quando, a seguito di una perquisizione domiciliare effettuata a Terlizzi, è stata rinvenuta la refurtiva.
I militari, infatti, all'interno di un garage dell'uomo, hanno ritrovato numerose attrezzature agricole (come, ad esempio, forbici e cesoie da potatura, nda) oltre ad alcuni generatori di corrente elettrica, celati sotto alcuni teli, del valore di alcune migliaia di euro. Il resto lo hanno fatto le indagini degli uomini del sottotenente Domenico Mastromauro che sono riusciti a ricostruire le fasi del furto commesso dall'uomo, denunciato in stato di irreperibilità all'Autorità Giudiziaria.
Un corposo fascicolo che ha convinto la Procura della Repubblica di Trani a chiedere la misura cautelare in carcere: il 54enne è stato così stanato e trasferito nel penitenziario di Trani, mentre i Carabinieri stanno cercando di accertare se vi sia un collegamento con altri furti di attrezzi agricoli avvenuti in passato.