Sabato 17 aprile flash mob dei ristoratori su corso Dante (FOTO)
Luci accese per tutta la notte delle attività di ristoro nella zona della movida
martedì 20 aprile 2021
0.16
Sabato 17 aprile è andato in scena un flash mob di diversi esercizi commerciali ubicati su corso Dante che hanno acceso le luci delle insegne e dei dehors di bar e ristoranti per tutta la notte.
Sono stati tanti i locali pubblici della centralissima arteria terlizzese che hanno acceso le insegne pur non essendo aperti al pubblico. Una protesta silenziosa per dare un segnale dello scontento generalizzato in alcune categorie di imprenditori e lavoratori per come il Governo sta gestendo la cosiddetta "fase 2".
Si sono accese per qualche ora le luci dei locali serali non per ripartire e tornare a servire i clienti, ma per illuminare dopo sei mesi di buio lo splendido corso Dante, dove la movida si è fermata all'estate scorsa.
Per queste attività in Puglia la riapertura al momento sembra un miraggio in un arido deserto, con una ulteriore ordinanza firmata nella serata di ieri, 19 aprile, dal Ministro della Salute Roberto Speranza che di fatto serra quegli ingressi sino almeno al 30 aprile, per evitare l'ulteriore diffusione del contagio da Covid-19. Ma a pagarne le spese appaiono sempre più solo alcune categorie di lavoratori non garantiti.
Sono stati tanti i locali pubblici della centralissima arteria terlizzese che hanno acceso le insegne pur non essendo aperti al pubblico. Una protesta silenziosa per dare un segnale dello scontento generalizzato in alcune categorie di imprenditori e lavoratori per come il Governo sta gestendo la cosiddetta "fase 2".
Si sono accese per qualche ora le luci dei locali serali non per ripartire e tornare a servire i clienti, ma per illuminare dopo sei mesi di buio lo splendido corso Dante, dove la movida si è fermata all'estate scorsa.
Per queste attività in Puglia la riapertura al momento sembra un miraggio in un arido deserto, con una ulteriore ordinanza firmata nella serata di ieri, 19 aprile, dal Ministro della Salute Roberto Speranza che di fatto serra quegli ingressi sino almeno al 30 aprile, per evitare l'ulteriore diffusione del contagio da Covid-19. Ma a pagarne le spese appaiono sempre più solo alcune categorie di lavoratori non garantiti.