Salumi e formaggi conservati all'aria aperta in un box

Operazione "Natale a Tavola", denunciato un 54enne di Terlizzi

mercoledì 24 dicembre 2014 8.42
Tra ristoranti, esercizi commerciali all'ingrosso, al dettaglio e aziende produttrici, sono circa cinquanta le aziende in Puglia sottoposte in questi giorni a controlli sulla sicurezza alimentare dai Forestali del Nucleo tutela regolamenti comunitari. Sei le persone denunciate, rappresentanti legali di aziende alimentari di Bari, Brindisi, Terlizzi (BA), Andria (BT) e Trani (BT), tutti con importanti precedenti penali. Circa 60 tonnellate di prodotti alimentari sequestrati tra cui salumi, sottaceti e alimenti sott'olio, formaggi, pasta, pesce, carne, farine, semole e dolci natalizi. Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 40.000 euro.
Questo è il bilancio dell'operazione "Natale a Tavola 2014" per la sicurezza agroalimentare a tutela del consumatore in previsione delle festività natalizie, effettuata questo mese dal personale del Comando Regionale per la Puglia del Corpo forestale dello Stato. Gli indagati detenevano o commercializzavano alimenti in condizioni igieniche carenti e in cattivo stato di conservazione oppure pericolosi per la salute pubblica, prodotti scaduti pronti ad essere utilizzati nella ristorazione e altri privi di tracciabilità riguardo a data e lotto di produzione o mancanti di autorizzazione sanitaria.
A Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi sono stati riscontrati gli illeciti più importanti. Anche a Terlizzi erano state poste in vendita confezioni di funghi e carciofi sott'olio con le indicazioni di "Prodotti Pugliesi" o "Sapori di Puglia" che invece erano realizzate con materie prime provenienti dai Paesi dell'Unione Europea ed extra UE, come Cina, Polonia ed Egitto. Per questo motivo i due rappresentanti legali di altrettante aziende, rispettivamente di 65 e 70 anni, sono stati deferiti all'Autorità Giudiziaria.
Durante altre ispezioni ad Andria sono state sequestrate confezioni di wurstel scaduti con l'apposizione fraudolenta di nuova data di scadenza. Un trentenne, al fine di commercializzare i prodotti rimuoveva l'etichettatura originaria con la data di scadenza effettiva per apporne una nuova. Tutto avveniva in un box non autorizzato e senza i minimi requisiti igienici.
A Terlizzi (BA) è stato denunciato il 54enne rappresentante legale di una ditta, residente nella stessa città poiché, anche in questo caso in un box non autorizzato dall'Asl competente e senza i minimi requisiti igienici, commercializzava salumi e formaggi conservati a temperatura ambiente anziché nelle celle frigorifere.
A Trani infine è stata individuata un'azienda che camuffava semplici forme di provolone in modo da commercializzarlo come l'analogo formaggio a marchio DOP. Il 54enne titolare del negozio specializzato nella vendita di salumi e formaggi è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria per frode in commercio e per aver falsificato il marchio DOP.
In ultimo i Forestali hanno riscontrato in tre importanti ristoranti dalle città di Taranto e Brindisi l'utilizzo di carne scaduta.