Salva la pavimentazione seicentesca in largo Savoia. A breve la ripresa dei lavori
L’intuizione: smontare l’intero selciato e farlo rimontare dagli archeologi su un nuovo massetto alla stessa quota del piano strada
sabato 27 aprile 2019
22.41
A seguito dei sopralluoghi degli archeologi della Soprintendenza e dell'ufficio tecnico del Comune di Terlizzi in Largo Savoia, sono state formulate due proposte relative alla ripresa dei lavori.
Se da un lato i tecnici hanno valutato la proposta di completare l'opera come da progetto originario e quindi pavimentare tutto lo slargo con nuove basole non prima però di aver repertato con planimetria, foto e grafici l'antico tratto di strada in pietre seicentesco ritrovato nel sottosuolo, come è accaduto in largo Poerio; dall'altra si pensava di attuare il modello piazza Ferrarese a Bari, creando una teca in cristallo calpestabile a cielo aperto, che avrebbe permesso di lasciare a vista il ritrovamento archeologico evitando di seppellirlo per sempre.
Entrambe le ipotesi non sono sembrate però convincenti, in particolare quella che prevede l'installazione della teca, in ragione dei costi di pulizia, di manutenzione, ma soprattutto di eventuali danni di infiltrazione che potrebbero essere causato dal ristagno dell'acqua piovana all'interno della teca, su una pavimentazione che si trova a 30 centimetri di profondità dal resto della piazza, a pochi metri da un antico palazzo.
Venerdì scorso a Bari presso la Soprintendenza durante l'incontro con il Comune per definire il completamento del lavoro in largo Savoia, una terza ipotesi è prevalsa su tutte, arrivata direttamente dal sindaco Ninni Gemmato: perchè non smontare l'intero selciato e farlo rimontare dagli archeologi su un nuovo massetto rialzato, realizzato ad hoc alla stessa quota del piano strada? In questo modo il ritrovamento archeologico rimarrebbe a vista senza per questo creare accumulo di acqua piovana. L'idea è subito piaciuta alla Soprintendenza che ha dato il definitivo nulla osta al prosieguo dei lavori.
La prossima settimana riprenderanno i lavori d riqualificazione di largo Savoia, nel frattempo a pochi passi in largo Amedeo gli operai dell'Acquedotto e del Gas in questi giorni hanno provveduto a sostituire tutti i sotto servizi risalenti agli anni sessanta
Se da un lato i tecnici hanno valutato la proposta di completare l'opera come da progetto originario e quindi pavimentare tutto lo slargo con nuove basole non prima però di aver repertato con planimetria, foto e grafici l'antico tratto di strada in pietre seicentesco ritrovato nel sottosuolo, come è accaduto in largo Poerio; dall'altra si pensava di attuare il modello piazza Ferrarese a Bari, creando una teca in cristallo calpestabile a cielo aperto, che avrebbe permesso di lasciare a vista il ritrovamento archeologico evitando di seppellirlo per sempre.
Entrambe le ipotesi non sono sembrate però convincenti, in particolare quella che prevede l'installazione della teca, in ragione dei costi di pulizia, di manutenzione, ma soprattutto di eventuali danni di infiltrazione che potrebbero essere causato dal ristagno dell'acqua piovana all'interno della teca, su una pavimentazione che si trova a 30 centimetri di profondità dal resto della piazza, a pochi metri da un antico palazzo.
Venerdì scorso a Bari presso la Soprintendenza durante l'incontro con il Comune per definire il completamento del lavoro in largo Savoia, una terza ipotesi è prevalsa su tutte, arrivata direttamente dal sindaco Ninni Gemmato: perchè non smontare l'intero selciato e farlo rimontare dagli archeologi su un nuovo massetto rialzato, realizzato ad hoc alla stessa quota del piano strada? In questo modo il ritrovamento archeologico rimarrebbe a vista senza per questo creare accumulo di acqua piovana. L'idea è subito piaciuta alla Soprintendenza che ha dato il definitivo nulla osta al prosieguo dei lavori.
La prossima settimana riprenderanno i lavori d riqualificazione di largo Savoia, nel frattempo a pochi passi in largo Amedeo gli operai dell'Acquedotto e del Gas in questi giorni hanno provveduto a sostituire tutti i sotto servizi risalenti agli anni sessanta