Scarseggia l'olio extravergine di oliva, quali saranno gli effetti?
Coldiretti: rischio prodotto estero spacciato per "made in Italy"
venerdì 19 dicembre 2014
7.43
L'olio extravergine di oliva nostrano sarà esuarito entro i primi mesi del 2015. Secondo la Coldiretti, i bassi livelli di produzione fatti registrare quest'anno rischiano di portare gravi conseguenze sulle tavole dei pugliesi. In dossier dedicato proprio alle abitudine alimentari degli italiani, la Coldiretti sottolinea che nel 2014 il reddito agricolo reale per attivo in agricoltura è diminuito in Italia dell11%, nel 2015 sugli scaffali dei ci sarà il 35% in meno di olio di oliva italiano, ma anche un calo del 25% per gli agrumi, del 15% per il vino fino al 50% per il miele. La produzione "made in Italy" di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate.
Insomma, è altissimo il rischio che grossi quantitativi di olio indiano o comunque estero sostituisca le produzioni autoctone.
«Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall'estero, spesso di bassa qualità – denuncia la Coldiretti - il consiglio è dunque quello di verificare con attenzione l'origine in etichetta, almeno su quei prodotti come l'olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l'obbligo di indicare la provenienza, oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, ma anche cercare sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) a cerchi concentrici blu e gialli con la scritta per esteso nella parte gialla "Denominazione di Origine Protetta" o "Indicazione Geografica Protetta" mentre nella parte blu compaiono le stelline rappresentative dell'Unione Europea».
Insomma, è altissimo il rischio che grossi quantitativi di olio indiano o comunque estero sostituisca le produzioni autoctone.
«Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall'estero, spesso di bassa qualità – denuncia la Coldiretti - il consiglio è dunque quello di verificare con attenzione l'origine in etichetta, almeno su quei prodotti come l'olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l'obbligo di indicare la provenienza, oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, ma anche cercare sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) a cerchi concentrici blu e gialli con la scritta per esteso nella parte gialla "Denominazione di Origine Protetta" o "Indicazione Geografica Protetta" mentre nella parte blu compaiono le stelline rappresentative dell'Unione Europea».