Scoperte le targhe in onore della mostra permanente del Maestro Antonio Volpe
Cerimonia con il Sindaco Michelangelo De Chirico e la benedizione di don Michele Amorosini
lunedì 1 agosto 2022
05.30
Un ulteriore importante tassello di storia si aggiunge alla memoria terlizzese in onore del Maestro Antonio Volpe, il celebre pittore scomparso all'età di 94 anni il 22 agosto 2018: lo scorso venerdì, infatti, sono state disvelate le tre targhe indicative della mostra permanente in Corso Vittorio Emanuele n. 26 all'interno dei locali dell'ex Convento dell'Immacolata Concezione, sede degli uffici dei servizi socio-assistenziali e della pubblica istruzione.
Si è trattato di un passo fortemente voluto dal Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto, concretizzatosi attraverso l'intervento dell'Amministrazione De Chirico, per rendere omaggio a un'eccellenza artistica del panorama locale che si annovera tra "I grandi maestri del XX secolo".
Sono trenta i quadri ammirabili al primo piano dell'edificio, catalogati e numerati, collocati nella sala deputata al consiglio comunale, nei corridoi, in un'aula delle riunioni e in uno spazio ricreativo: autoritratti, paesaggi, nature morte, scene di vita quotidiana, scorci di Terlizzi rappresentano i soggetti prevalentemente dipinti sulle tele.
Il Sindaco Michelangelo De Chirico, affiancato dal Vicesindaco e Assessore Gaetano Minutillo, ha speso parole di partecipazione emotiva, oltre che istituzionale, nel ripercorrere il prolifico lavoro svolto dal Maestro.
«Ho avuto l'onore di conoscere e apprezzare di persona il Maestro Antonio Volpe che più volte mi ha mostrato la sua immensa collezione privata e che spesso mi ha pregato di aiutarlo nel donare i quadri alla città di Terlizzi», commenta il primo cittadino rivangando il passato, «Non è mancata occasione in cui spronassi da consigliere di opposizione la precedente Amministrazione Gemmato nella formalizzazione della donazione delle opere, data l'età avanzata di Volpe».
La traduzione in concreto dell'individuazione della location e dello stabile allestimento dell'esposizione si è rivelato un iter burocratico farraginoso e complesso, non privo di ostacoli, conclusosi con l'inaugurazione della mostra il 29 agosto 2019. Coincidenze simboliche hanno voluto che il giorno in cui Volpe spirava nel suo laboratorio mentre dipingeva, venisse approvato definitivamente l'ultimo atto donativo.
«Il più grande rammarico è dato dal fatto che il Maestro non ha potuto godere in vita del desiderio di vedere affisse le sue opere in spazi comunali», prosegue il Sindaco, «Ritengo che le opere avrebbero dovuto essere maggiormente valorizzate rispetto alla mera collocazione, quasi d'arredo, negli attuali uffici dei servizi sociali».
Il Maestro Volpe dai vispi occhi blu è stato un uomo di profonda sensibilità che con pennellate sapienti esaltava la vivacità delle immagini e del colore. Un tributo accorato è stato rivolto da don Michele Amorosini, direttore del Museo diocesano di Molfetta, che ha consacrato la prima targa d'ingresso, sita sul Corso.
Una stima incondizionata è stata espressa pure da Carmine D'Aniello, presidente del Comitato Feste Patronali, il quale rievoca lo scambio di conoscenze avvenuto con il Maestro: un'osmosi di patrimoni artistici fra ceramica e pittura. Volpe era solito dipingere i mestieri tipici del nostro paese e fra questi ha scelto di immortalare anche il laboratorio D'Aniello.
Un pensiero particolare giunge, infine, da Iolanda e Margherita Tricarico, cognate di Volpe, che portano alla luce sprazzi del loro quotidiano, descrivendo l'artista come un uomo amabile e discreto, che aveva dedicato la sua esistenza all'arte visiva. Era solito uscire di casa al mattino presto, intorno alle 7, e armeggiava le tavolozze sino a mezzogiorno, momento dedicato alla pausa pranzo.
«Siamo contente che i quadri possano dimorare in un luogo istituzionale. Abbiamo dovuto insistere negli anni, ma alla fine la nostra famiglia è riuscita a dare corpo a questo desiderio», concludono le due sorelle, «Di questo ringraziamo in particolar modo Nunzio De Noia, nipote del Maestro, e la Vicepresidente del Comitato, Maria Teresa De Scisciolo, che da sempre si sono battuti per arricchire il background culturale di Terlizzi attribuendo il giusto riconoscimento alla figura di Antonio Volpe».
Si è trattato di un passo fortemente voluto dal Comitato Feste Patronali Maria SS. di Sovereto, concretizzatosi attraverso l'intervento dell'Amministrazione De Chirico, per rendere omaggio a un'eccellenza artistica del panorama locale che si annovera tra "I grandi maestri del XX secolo".
Sono trenta i quadri ammirabili al primo piano dell'edificio, catalogati e numerati, collocati nella sala deputata al consiglio comunale, nei corridoi, in un'aula delle riunioni e in uno spazio ricreativo: autoritratti, paesaggi, nature morte, scene di vita quotidiana, scorci di Terlizzi rappresentano i soggetti prevalentemente dipinti sulle tele.
Il Sindaco Michelangelo De Chirico, affiancato dal Vicesindaco e Assessore Gaetano Minutillo, ha speso parole di partecipazione emotiva, oltre che istituzionale, nel ripercorrere il prolifico lavoro svolto dal Maestro.
«Ho avuto l'onore di conoscere e apprezzare di persona il Maestro Antonio Volpe che più volte mi ha mostrato la sua immensa collezione privata e che spesso mi ha pregato di aiutarlo nel donare i quadri alla città di Terlizzi», commenta il primo cittadino rivangando il passato, «Non è mancata occasione in cui spronassi da consigliere di opposizione la precedente Amministrazione Gemmato nella formalizzazione della donazione delle opere, data l'età avanzata di Volpe».
La traduzione in concreto dell'individuazione della location e dello stabile allestimento dell'esposizione si è rivelato un iter burocratico farraginoso e complesso, non privo di ostacoli, conclusosi con l'inaugurazione della mostra il 29 agosto 2019. Coincidenze simboliche hanno voluto che il giorno in cui Volpe spirava nel suo laboratorio mentre dipingeva, venisse approvato definitivamente l'ultimo atto donativo.
«Il più grande rammarico è dato dal fatto che il Maestro non ha potuto godere in vita del desiderio di vedere affisse le sue opere in spazi comunali», prosegue il Sindaco, «Ritengo che le opere avrebbero dovuto essere maggiormente valorizzate rispetto alla mera collocazione, quasi d'arredo, negli attuali uffici dei servizi sociali».
Il Maestro Volpe dai vispi occhi blu è stato un uomo di profonda sensibilità che con pennellate sapienti esaltava la vivacità delle immagini e del colore. Un tributo accorato è stato rivolto da don Michele Amorosini, direttore del Museo diocesano di Molfetta, che ha consacrato la prima targa d'ingresso, sita sul Corso.
Una stima incondizionata è stata espressa pure da Carmine D'Aniello, presidente del Comitato Feste Patronali, il quale rievoca lo scambio di conoscenze avvenuto con il Maestro: un'osmosi di patrimoni artistici fra ceramica e pittura. Volpe era solito dipingere i mestieri tipici del nostro paese e fra questi ha scelto di immortalare anche il laboratorio D'Aniello.
Un pensiero particolare giunge, infine, da Iolanda e Margherita Tricarico, cognate di Volpe, che portano alla luce sprazzi del loro quotidiano, descrivendo l'artista come un uomo amabile e discreto, che aveva dedicato la sua esistenza all'arte visiva. Era solito uscire di casa al mattino presto, intorno alle 7, e armeggiava le tavolozze sino a mezzogiorno, momento dedicato alla pausa pranzo.
«Siamo contente che i quadri possano dimorare in un luogo istituzionale. Abbiamo dovuto insistere negli anni, ma alla fine la nostra famiglia è riuscita a dare corpo a questo desiderio», concludono le due sorelle, «Di questo ringraziamo in particolar modo Nunzio De Noia, nipote del Maestro, e la Vicepresidente del Comitato, Maria Teresa De Scisciolo, che da sempre si sono battuti per arricchire il background culturale di Terlizzi attribuendo il giusto riconoscimento alla figura di Antonio Volpe».