Scuola "San Giovanni Bosco": insegnante pesantemente insultata da una mamma
Il fatto è accaduto il 3 febbraio. Ieri mattina il flash mob contro il bullismo
sabato 8 febbraio 2020
07.00
Lo scorso lunedì, 3 febbraio, uno spiacevolissimo episodio di inciviltà si è consumato a danno di una maestra di scuola primaria del secondo Circolo didattico "San Giovanni Bosco" da parte di un genitore che ha inveito pesantemente contro la stessa insegnante. Una grave forma di mancanza di rispetto verso il ruolo istituzionale ricoperto dalla docente, quale educatrice dei piccoli studenti.
Ore 8.00 di una comune mattina di inizio settimana in cui si accompagnano i bambini all'ingresso della scuola in via Millico. L'insegnante in maniera serena, chiede ad una sua alunna come mai non indossi il grembiule: la domanda infastidisce oltremodo la mamma della bimba che comincia a imprecare in uno spazio circoscritto pieno di studenti, docenti, genitori e nonni. L'insegnante, dal suo canto, mantiene un atteggiamento composto e dignitoso, preferendo il silenzio come risposta.
A testimoniare la scena di degrado Michelangelo De Palma, presidente del Consiglio di circolo, che ha riportato pubblicamente sui social network alcune delle becere offese, violente e indecorose, pronunciate arrogantemente dalla donna, «mó t azzop nderr (ora ti sbatto per terra), tu fai il mestiere tuo, sta andcappt (questa handicappata)».
De Palma, inoltre, ha prontamente informato il dirigente scolastico Clara Peruzzi, affinché possa attuare delle misure idonee per contrastare una simile escalation di maleducazione, volgarità e aggressività, manifestata in maniera del tutto gratuita, non aizzata da alcun tipo di provocazione.
«Non c'è più rispetto per gli insegnanti. Mi dispiace vedere maltrattate grandi professioniste che dedicano la loro vita ai bambini di Terlizzi - commenta la preside Peruzzi -. Le maestre curano i piccoli studenti in tutto e per tutto per tante ore al giorno. La maestra presa di mira, poi, è una persona molto in gamba oltre a essere di grande umanità».
Proprio per combattere ogni forma di bullismo a scuola e di sopruso nei confronti dei piccoli e di mancanza di rispetto verso il corpo docente, nella giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ieri 7 febbraio, trecento bambini della Scuola primaria "San Giovanni Bosco" hanno partecipato al flash mob "Mai più un banco vuoto" per ricordare la tredicenne novarese Carolina Picchio, vittima di tali vili forme di sopruso.
"Nodo blu" è il simbolo delle scuole unite contro il bullismo. Nel piazzale antistante la sede scolastica di via Millico, gli alunni si sono disposti in cerchio sulle note di "J'y suis jamais allé", stupenda colonna sonora del film "Il favoloso mondo di Amelie", in compagnia di insegnanti e numerosi genitori: hanno esibito, attraverso una mascherina rappresentante un sorriso smagliante, l'antidoto alle smorfie, linguacce e derisioni. Nel contempo, un gruppetto di bambine, con una semplice coreografia, ha personificato i valori dell'amicizia, dell'accoglienza e della diversità, quale ricchezza per tutti da difendere e proteggere.
Ore 8.00 di una comune mattina di inizio settimana in cui si accompagnano i bambini all'ingresso della scuola in via Millico. L'insegnante in maniera serena, chiede ad una sua alunna come mai non indossi il grembiule: la domanda infastidisce oltremodo la mamma della bimba che comincia a imprecare in uno spazio circoscritto pieno di studenti, docenti, genitori e nonni. L'insegnante, dal suo canto, mantiene un atteggiamento composto e dignitoso, preferendo il silenzio come risposta.
A testimoniare la scena di degrado Michelangelo De Palma, presidente del Consiglio di circolo, che ha riportato pubblicamente sui social network alcune delle becere offese, violente e indecorose, pronunciate arrogantemente dalla donna, «mó t azzop nderr (ora ti sbatto per terra), tu fai il mestiere tuo, sta andcappt (questa handicappata)».
De Palma, inoltre, ha prontamente informato il dirigente scolastico Clara Peruzzi, affinché possa attuare delle misure idonee per contrastare una simile escalation di maleducazione, volgarità e aggressività, manifestata in maniera del tutto gratuita, non aizzata da alcun tipo di provocazione.
«Non c'è più rispetto per gli insegnanti. Mi dispiace vedere maltrattate grandi professioniste che dedicano la loro vita ai bambini di Terlizzi - commenta la preside Peruzzi -. Le maestre curano i piccoli studenti in tutto e per tutto per tante ore al giorno. La maestra presa di mira, poi, è una persona molto in gamba oltre a essere di grande umanità».
Proprio per combattere ogni forma di bullismo a scuola e di sopruso nei confronti dei piccoli e di mancanza di rispetto verso il corpo docente, nella giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, ieri 7 febbraio, trecento bambini della Scuola primaria "San Giovanni Bosco" hanno partecipato al flash mob "Mai più un banco vuoto" per ricordare la tredicenne novarese Carolina Picchio, vittima di tali vili forme di sopruso.
"Nodo blu" è il simbolo delle scuole unite contro il bullismo. Nel piazzale antistante la sede scolastica di via Millico, gli alunni si sono disposti in cerchio sulle note di "J'y suis jamais allé", stupenda colonna sonora del film "Il favoloso mondo di Amelie", in compagnia di insegnanti e numerosi genitori: hanno esibito, attraverso una mascherina rappresentante un sorriso smagliante, l'antidoto alle smorfie, linguacce e derisioni. Nel contempo, un gruppetto di bambine, con una semplice coreografia, ha personificato i valori dell'amicizia, dell'accoglienza e della diversità, quale ricchezza per tutti da difendere e proteggere.