Scuole vandalizzate: è botta e risposta tra Ranieri e Grassi
Il Segretario di Fratelli d'Italia: «Facciamo tutti mea culpa». Il Consigliere PD: «137 telecamere, ma nulla funziona»
domenica 26 luglio 2020
I social network amplificano la polemica politica sugli atti vandalici nei plessi del II Circolo Didattico "San Giovanni Bosco" e così la bagarre si accende.
Ma non basta - aggiunge duro Ranieri -. Ci sono i dirigenti scolastici e gli insegnanti che non hanno più il ruolo educativo per cui vengono pagati. Hanno perso forza e piuttosto che formare cittadini colti pensano alle relazioni affettive e ad evitare di turbare la fragile psicologia del ragazzo...
Poi, ultimi nell'elenco ma primi nelle responsabilità - rimarca ancora Ranieri -, ci sono i genitori, le famiglie di questi vandali e ladri. Completamente assenti nell'educazione dei loro figli, abbandonati e liberi di sfogare i propri istinti.
Facciamo tutti mea culpa. Troppo facile accusare gli amministratori!».
Un punto di vista "politically incorrect", per dirla come gli anglosassoni, che certamente ha un fine politico preciso e che ha destato commenti anche indispettiti di alcuni, ma che ha il pregio di focalizzare l'attenzione sulla evoluzione dei rapporti in famiglia, argomento spesso indigesto a molti, ma su cui bisognerebbe ogni tanto puntare per individuare alcune responsabilità.
«Sono anni che stiamo ripetendo in mille modi, sui social, in aula consiliare, con interlocuzioni bonarie, con sopralluoghi tecnici, che le scuole comunali hanno necessità di manutenzioni e interventi urgenti, periodici ordinari e straordinari - scrive l'esponente Dem -. Sono anni che gli appelli riservati dei Dirigenti Scolastici, dei Consigli di Circolo e di Istituto e quelli meno riservati dei Consiglieri di Opposizione ed anche di qualche illuminata mamma di Maggioranza restano inascoltati. Gemmato è assente - tuona sul suo profilo Facebook -, anzi inesistente, ma anche tutta la sua Giunta risulta assente, perché inidonea al ruolo, alla funzione. Abbiamo sfiduciato due Assessori - spiega Grassi - con deleghe importanti, ma a a nulla è servito. Dovremmo chiedere la sfiducia degli altri tre., ma nulla cambierebbe. Dovremmo anche chiedere la sfiducia al Sindaco, ma sicuramente nulla cambierebbe».
Michele Grassi sottolinea poi il ripetersi dei suggerimenti da parte di esponenti della opposizioni sulla necessità di una vigilanza con sostemi moderni collegati con centrali operative della Vigilanza Apulia e soprattutto con i comandi della forze dell'ordine, ma nulla sarebbe stato messo in essere da chi amministra Terlizzi. Anzi no.
«Avete speso - ricorda Grassi rivolgendosi direttamente ai suoi avversari politici in maggioranza - anche 1.300.000 euro per 137 telecamere di ultima generazione per sorvegliare, al minuto secondo, gli ambienti più esposti del Comune di Terlizzi ( comprese gli esterni delle scuole ), ma nulla funziona. Più volte vi ho detto in aula consiliare di tornare a casa chiedendo scusa alla cittadinanza.
Vi ho anche detto, molto istituzionalmente - prosegue Grassi -, perché mi sono accorto che la Maggioranza Consiliare non aveva più né contenuti e né passione politic-amministrativa, di dimettervi, tanto con il Covid 19 gli Amministratori non avrebbero più neanche seguito, in prima fila, i cortei, le processioni, il Carro Trionfale, non avrebbero più avuto neanche i biglietti gratuiti dei cantanti delle Feste Patronali. Appelli rimasti come sempre inascoltati. Neanche gli appelli a collaborare, come Consiglio Comunale, sulle grandi questioni straordinarie ed emergenziali, come per esempio la pandemia e le scuole pre e post-covid, sono stati assunti con lungimiranza, intelligenza, determinazione e sopratutto umiltà».
«Mi dispiace dirvelo - evidenzia ironicamente il Consigliere democratico -: non meritate più nulla, nessuna mano tesa, nessun suggerimento. Meritate altro, spero dall'elettorato quanto prima, così forse avrete il segnale forte che "siete fuori tempo massimo" anche perché restate enormemente osservati da tante telecamere di uomini e donne che vogliono ancora bene al paese. Potrei continuare a scrivere un romanzo, ma non vale la pena affatto.
Voglio chiudere ricordando a questa cittadina che lorsignori non hanno più capacità di nulla, se solo sapeste che il Rendiconto dell' anno 2019, fuori dai tempi della normalità, lo vorrebbero trattare in aula consiliare il giorno di Ferragosto ( precisamente il 13 sposto ), così come non riescono ancora -siamo a fine luglio- a portare un solo atto amministrativo riguardante il Bilancio di Previsione dell' Anno 2020.
L'ultimo suggerimento che posso darvi : evitate di fare ancor più danni a questa cittadina, che sicuramente non li merita tutti», la sua amara conclusione.
PASQUALE RANIERI (FRATELLI D'ITALIA)
Da una parte, nelle ultime ore, c'è stata la levata di scudi di Pasquale Ranieri, segretario cittadino di Fratelli d'Italia che ha inteso, attraverso un post volutamente duro, chiamare tutti alle proprie responsabilità, evitando di scaricare tutte le colpe sugli amministratori. «Troppo facile sparare sull'Amministrazione - scrive il Segretario del partito di maggioranza, commentando la nostra intervista alla preside -. Certamente ha le sue colpe. Non riesce ad attivare i sistemi di sicurezza, eppure i soldi ci sono ma evidentemente amministratori e funzionari sono incapaci di agire in tempi rapidi per le solite procedure burocratiche e le disposizioni di legge che rallentano tutto.Ma non basta - aggiunge duro Ranieri -. Ci sono i dirigenti scolastici e gli insegnanti che non hanno più il ruolo educativo per cui vengono pagati. Hanno perso forza e piuttosto che formare cittadini colti pensano alle relazioni affettive e ad evitare di turbare la fragile psicologia del ragazzo...
Poi, ultimi nell'elenco ma primi nelle responsabilità - rimarca ancora Ranieri -, ci sono i genitori, le famiglie di questi vandali e ladri. Completamente assenti nell'educazione dei loro figli, abbandonati e liberi di sfogare i propri istinti.
Facciamo tutti mea culpa. Troppo facile accusare gli amministratori!».
Un punto di vista "politically incorrect", per dirla come gli anglosassoni, che certamente ha un fine politico preciso e che ha destato commenti anche indispettiti di alcuni, ma che ha il pregio di focalizzare l'attenzione sulla evoluzione dei rapporti in famiglia, argomento spesso indigesto a molti, ma su cui bisognerebbe ogni tanto puntare per individuare alcune responsabilità.
MICHELE GRASSI (PD)
Nella ridda di commenti dopo il fatto odioso su cui indagano i Carabinieri, non poteva mancare una riflessione del Consigliere comunale del Partito Democratico, Michele Grassi, duro, anzi durissimo con i suoi dirimpettai nell'assise comunale, rei di continuare a portare avanti politiche che non soddisfano le esigenze reali della cittadinanza. Così scrive:«Sono anni che stiamo ripetendo in mille modi, sui social, in aula consiliare, con interlocuzioni bonarie, con sopralluoghi tecnici, che le scuole comunali hanno necessità di manutenzioni e interventi urgenti, periodici ordinari e straordinari - scrive l'esponente Dem -. Sono anni che gli appelli riservati dei Dirigenti Scolastici, dei Consigli di Circolo e di Istituto e quelli meno riservati dei Consiglieri di Opposizione ed anche di qualche illuminata mamma di Maggioranza restano inascoltati. Gemmato è assente - tuona sul suo profilo Facebook -, anzi inesistente, ma anche tutta la sua Giunta risulta assente, perché inidonea al ruolo, alla funzione. Abbiamo sfiduciato due Assessori - spiega Grassi - con deleghe importanti, ma a a nulla è servito. Dovremmo chiedere la sfiducia degli altri tre., ma nulla cambierebbe. Dovremmo anche chiedere la sfiducia al Sindaco, ma sicuramente nulla cambierebbe».
Michele Grassi sottolinea poi il ripetersi dei suggerimenti da parte di esponenti della opposizioni sulla necessità di una vigilanza con sostemi moderni collegati con centrali operative della Vigilanza Apulia e soprattutto con i comandi della forze dell'ordine, ma nulla sarebbe stato messo in essere da chi amministra Terlizzi. Anzi no.
«Avete speso - ricorda Grassi rivolgendosi direttamente ai suoi avversari politici in maggioranza - anche 1.300.000 euro per 137 telecamere di ultima generazione per sorvegliare, al minuto secondo, gli ambienti più esposti del Comune di Terlizzi ( comprese gli esterni delle scuole ), ma nulla funziona. Più volte vi ho detto in aula consiliare di tornare a casa chiedendo scusa alla cittadinanza.
Vi ho anche detto, molto istituzionalmente - prosegue Grassi -, perché mi sono accorto che la Maggioranza Consiliare non aveva più né contenuti e né passione politic-amministrativa, di dimettervi, tanto con il Covid 19 gli Amministratori non avrebbero più neanche seguito, in prima fila, i cortei, le processioni, il Carro Trionfale, non avrebbero più avuto neanche i biglietti gratuiti dei cantanti delle Feste Patronali. Appelli rimasti come sempre inascoltati. Neanche gli appelli a collaborare, come Consiglio Comunale, sulle grandi questioni straordinarie ed emergenziali, come per esempio la pandemia e le scuole pre e post-covid, sono stati assunti con lungimiranza, intelligenza, determinazione e sopratutto umiltà».
«Mi dispiace dirvelo - evidenzia ironicamente il Consigliere democratico -: non meritate più nulla, nessuna mano tesa, nessun suggerimento. Meritate altro, spero dall'elettorato quanto prima, così forse avrete il segnale forte che "siete fuori tempo massimo" anche perché restate enormemente osservati da tante telecamere di uomini e donne che vogliono ancora bene al paese. Potrei continuare a scrivere un romanzo, ma non vale la pena affatto.
Voglio chiudere ricordando a questa cittadina che lorsignori non hanno più capacità di nulla, se solo sapeste che il Rendiconto dell' anno 2019, fuori dai tempi della normalità, lo vorrebbero trattare in aula consiliare il giorno di Ferragosto ( precisamente il 13 sposto ), così come non riescono ancora -siamo a fine luglio- a portare un solo atto amministrativo riguardante il Bilancio di Previsione dell' Anno 2020.
L'ultimo suggerimento che posso darvi : evitate di fare ancor più danni a questa cittadina, che sicuramente non li merita tutti», la sua amara conclusione.