Se Van Gogh avesse dipinto la Festa Maggiore. La suggestione terlizzese
Un post dell'Associazione Festa Maggiore richiama alla bellezza dell'evento agostano
sabato 12 novembre 2022
11.14
E se Vincent Willem Van Gogh avesse potuto vedere e quindi dipingere in una delle sue celeberrime tele la Festa Maggiore di Terlizzi, come lo avrebbe fatto?
Il post dell'Associazione Festa Maggiore spopola sui social network e richiama ad una suggestione, probabilmente figlia dell'amore per una città, per la sua Patrona, per quell'enorme Carro trionfale conosciuto ormai in tutta Italia e per le sue tradizioni. La festa in onore di Maria SS di Sovereto era, è e resterà il momento centrale (duplice, in primavera ed in estate) della vita cittadina ed immaginare, grazie a moderne App, come sarebbe state se gli occhi del tormentato maestro, morto il 29 luglio 1890, avessero potuto vedere, non è affatto una brutta idea.
E forse sarebbe stato proprio come si vede in foto, con quelle pennellate del pittore post-impressionista olandese che richiamano a paesaggi, urbani e agresti, mai troppo definiti eppure così straordinariamente chiari agli occhi degli osservatori.
È un esercizio di fantasia, ma è anche un modo per ribadire quel legame con le radici e la fede che nei terlizzesi non muore mai, proprio grazie all'impegno dell'Associazione e del Comitato. Un gioco, tale è, apprezzato da molti sui canali social e che richiama alla mente le sere più belle dell'estate nella città dei fiori.
Il post dell'Associazione Festa Maggiore spopola sui social network e richiama ad una suggestione, probabilmente figlia dell'amore per una città, per la sua Patrona, per quell'enorme Carro trionfale conosciuto ormai in tutta Italia e per le sue tradizioni. La festa in onore di Maria SS di Sovereto era, è e resterà il momento centrale (duplice, in primavera ed in estate) della vita cittadina ed immaginare, grazie a moderne App, come sarebbe state se gli occhi del tormentato maestro, morto il 29 luglio 1890, avessero potuto vedere, non è affatto una brutta idea.
E forse sarebbe stato proprio come si vede in foto, con quelle pennellate del pittore post-impressionista olandese che richiamano a paesaggi, urbani e agresti, mai troppo definiti eppure così straordinariamente chiari agli occhi degli osservatori.
È un esercizio di fantasia, ma è anche un modo per ribadire quel legame con le radici e la fede che nei terlizzesi non muore mai, proprio grazie all'impegno dell'Associazione e del Comitato. Un gioco, tale è, apprezzato da molti sui canali social e che richiama alla mente le sere più belle dell'estate nella città dei fiori.