Servizio di nettezza urbana: la nota di Legambiente Terlizzi

Il gruppo locale sprona tutti, cittadini ed amministratori, a fare la loro parte

mercoledì 16 settembre 2020
Una nota per spronare cittadini, amministratori ed associazioni a fare la loro parte in fatto di rifiuti. Il gruppo terlizzese di Legambiente sprona la cittadinanza a non sottovalutare il problema, a porre in essere pratiche virtuose e rammenta le conseguenza penali di gesti che costituiscono veri e propri reati penali.
Di seguito la nota integrale.


«Rifiuti per le strade di campagna: dai fazzolettini alle scatole vuote di sigarette che magicamente volano dai finestrini delle auto in transito, ai sacchetti di immondizia, alle bottiglie di pesticidi agricoli, ai vari pezzi di arredo di casa. Questo e altro è presente appena fuori il circuito urbano e, purtroppo, rappresenta il biglietto da visita di molte città del nostro territorio.
Ma è proprio impossibile non porre rimedio a tanto scempio?
Abbandonare rifiuti è segno di inciviltà. Chi utilizza la strada come una discarica abusiva può essere dunque considerato ancora cittadino, visto il danno all'ambiente e all'immagine della propria terra natia?
Eppure vi è un'isola ecologica (in via Italo Balbo a Terlizzi) dove tutti possono conferire. Certo, qualcuno potrebbe sostenere che è l'unica e che ce ne vorrebbero delle altre, dislocate in vari punti del paese; qualcun altro potrebbe argomentare che gli orari di conferimento sono limitati e che la domenica non è possibile accedere all'isola.
Ciò premesso, ritornando ai rifiuti brutalmente abbandonati per strada, occorre sempre evidenziare che l'illecito è di chi materialmente effettua l'abbandono abusivo e incontrollato. Meriterebbe d'essere fotografato nel mentre si accinge a farlo; a quel punto saremmo tentati di dire che la foto del reo andrebbe posta al pubblico ludibrio come avveniva in età medievale! Comunque, senza spingersi a così tanto, il lanciatore di sacchetti d'immondizia una volta immortalato, andrebbe denunciato e multato pesantemente (da 100 a 3.000 euro e fino a 6.000 euro per rifiuti pericolosi) e in alcuni casi sottoposto a sanzione penale così come previsto negli artt. 192, 255 e 256 del testo unico ambientale (D. Lgs. 152/2006).
Apprendiamo che il Comune di Terlizzi ha stipulato una convenzione onerosa triennale a decorrere dal 1 settembre scorso, con quattro associazioni di volontariato terlizzesi, finalizzata alla vigilanza del territorio anche riguardo alla salvaguardia ambientale (Delibera di Giunta Comunale n.51/2020). Auspichiamo che l'attività di tali associazioni, alle quali spetterà un contributo annuo fino a 5.000 euro per associazione, sia davvero efficace e utile per la collettività e che dia risultati efficaci specie sulla prevenzione dei reati ambientali rappresentati.
Ricordiamo, poi, che nel caso di abbandono di rifiuti ai margini delle strade comunali, questi acquistano la qualificazione di rifiuti urbani "ex lege" in quanto qualunque sia la loro natura o provenienza, che siano giacenti su strada o su aree pubbliche, oppure su aree private comunque soggette ad uso pubblico, sono da intendere come rifiuti urbani. Ragion per cui, nel caso non fosse possibile risalire all'autore del "danno ambientale", alla rimozione è deputato il Comune (o per esso il gestore incaricato della raccolta dei rifiuti urbani) sempre sulla base del codice ambientale e dell'art. 14 del codice della strada (D. Lgs. 285/92), che impone all'Ente locale il dovere di pulizia, manutenzione e vigilanza delle strade comunali.
La nuova società di igiene urbana del bacino ARO BA/1 che dal 1 agosto di quest'anno è subentrata alla ASIPU, la SANB S.p.a., dovrebbe provvedere al predetto servizio di raccolta che purtroppo viene svolto solo in parte: se da un lato, infatti, gli addetti al servizio si occupano di svuotare settimanalmente le pattumiere dei residenti nelle località extra-urbane, capita sovente che il sacchetto dell'immondizia buttato dal balordo di turno, pur trovandosi a pochi metri da quelle pattumiere, non venga raccolto da nessuno, né dagli addetti alla nettezza urbana che potrebbero annetterlo proprio durante le giornate dedicate alla raccolta dell'indifferenziato (secco residuo), né, purtroppo, dai cittadini residenti nelle zone di campagna, che decidono di rimanere indifferenti dinanzi a una mini-discarica presente a pochi metri dalle proprie abitazioni, o peggio ancora, preferiscono spostarla di qualche altro metro più in là, o trasferirla dalla parte opposta della carreggiata, pur di non raccogliere nel loro sacco nero l'immondizia altrui.
Purtroppo da noi passa di consueto il principio che ciò che dev'essere un interesse comune, come la pulizia di una strada comunale, non sia di nessuno, e da questo assunto partono i maniaci della pulizia dell'abitacolo della propria auto che dai finestrini ritengono sia consentito buttare ogni tipo di rifiuto.
Eppure ad esempio, a pochi chilometri da noi, a Locorotondo, la maggior parte dei residenti la pensa diversamente. Chi abita nella parte antica del borgo, inizia col lavare il pavimento di casa, per proseguire con le scale della propria palazzina fino a lavare le "chianche" di pietra stradale dinanzi alla propria dimora, sino a 10 metri oltre. Lo stesso dicasi per i locorotondesi che vivono nelle tante contrade di campagna. Per loro è motivo di vanto tenere pulita la propria contrada!
Negli ultimi tre mesi, un volontario del nostro Circolo di Legambiente in particolare, da cittadino responsabile, ha provato a fare altrettanto. Ha cominciato a bonificare l'area innanzi alla propria villa di campagna in contrada "Monticello", per poi proseguire per la contrada "San Giorgio" e "Ralle Comunali". I sacchetti neri di spazzatura raccolti fin'ora sono decine e decine, ma come si dice "non è una rondine che fa primavera". Tuttavia, ognuno potrebbe e dovrebbe fare la propria parte. Sarebbe opportuno che la nuova società SANB si impegnasse affinché d'ora in avanti il sacchetto abbandonato affianco al bidoncino personale, venga raccolto; parimenti, i residenti delle diverse contrade di campagna dovrebbero coalizzarsi ad essere orgogliosi di tenere pulita la propria porzione di territorio.
Forza! Forza allora!!! Ognuno faccia qualcosa e faccia la sua parte, perché pensando e agendo in piccolo seppur localmente, si può essere da esempio per un progetto di intervento più ampio, rovesciando così il famoso slogan che recita: "Think global, act local"!».

Circolo Legambiente di Terlizzi "Amici di Vito e Clara" APS