"Sì" all'accoglienza degli immigrati, Zappatore dice "no" al Decreto Sicurezza di Salvini

La consigliera comunale di Città Civile si schiera con Orlando e De Magistris

lunedì 7 gennaio 2019 7.14
«Con Orlando, con De Magistris e con tutti i sindaci che resistono al maltempo del Decreto Sicurezza e alla tempesta della mancanza di umanità». Inizia con queste parole la posizione della consigliera comunale di Città Civile Daniela Zappatore contro le misure di sicurezza varate dal governo Conte in tema di immigrati.

«Il decreto sicurezza è stato concepito in assenza assoluta di condivisione, concertazione e confronto. I sindaci sin dal mese di ottobre avevano chiesto di essere ascoltati, ma si é preferito perseguire il consenso elettorale. In alcuni passaggi il decreto è anticostituzionale e calpesta i diritti fondamentali riportabili a qualunque essere umano».

«A Terlizzi, insieme ai colleghi consiglieri Giampaolo Sigrisi e Giuseppe Volpe, ho sottoscritto un ordine del giorno da sottoporre alla massima assise cittadina, al fine di chiedere la sospensione temporanea degli effetti del D.L. n. 113/2018 in materia di sicurezza fino alla conclusione del suo iter parlamentare. L'obiettivo era quello di confrontarsi con i territori, analizzando le conseguenze che la normativa potrebbe produrre sia in termini economici che sociali e di sicurezza. Iniziativa promossa su tutto il territorio Pugliese da Michele Abbaticchio Sindaco e Italia in comune Puglia».

«Come è stato ricordato dagli stessi sindaci non si tratta, quindi, di disobbedienza civile, ma di obbedienza alla Carta Costituzionale che le leggi ordinarie devono rispettare.
Lo stesso salvini, di corta memoria, nel 2016 invito' i sindaci a disapplicare proposito il d.l. Cirinna' e a seguire la propria coscienza.
È stato lui l'apripista di quello che oggi, deplora.
Non posso non ricordare don Milani e don Tonino. È a loro che guardo e a chi come loro salva l' uomo senza se e senza ma.
Di qualsiasi colore e a qualunque stato appartenga. La vita è sacra, va accolta e salvaguardata. Questa è la mia legge.
E mai mi riconoscero' in chi semina odio rancore e crea divisioni».