Porta a porta, come funzionerà per periferie e case di campagna?

I tecnici dell'Asipu stanno studiando la migliore soluzione possibile

sabato 16 gennaio 2016 10.04
A cura di Rossella Paduanelli
La raccolta differenziata comincia sin da quando facciamo la spesa. Lo ha spiegato Salvatore Mastrorillo direttore dell'Asipu, l'azienda che a Terlizzi gestirà il servizio pubblico di raccolta rifiuti porta a porta. "Come consumatori — sottolinea Mastrorillo — siamo naturalmente attratti da confezioni scintillanti, trascurando il fatto che l'imballaggio diventa poi un rifiuto non sempre differenziabile".

Rivolgendosi a una folta platea di cittadini nella pinacoteca comunale, Mastrorillo ha fatto notare che "Il modello del cassonetto stradale è superato. La differenziata oggi risulta essere una strada quasi obbligata. Da un lato, infatti, l'Unione europea impone un livello di differenziazione pari al 50% e dall'altro, le discariche pugliesi sono sature. Si è visto, poi, come con il tradizionale metodo di raccolta, si raggiunge massimo il 20% ed il metodo del porta a porta, ad oggi, risulta essere il più efficace. Questo perché la responsabilità del riciclo non è più collettiva ma personale".

Nelle ultime ore sono tanti i cittadini che però si stanno chiedendo (e ci stanno chiedendo rivolgendo anche alla pagina Facebook del nostro giornale) come sarà gestito il servizio nelle zone di campagna, per le utenze domestiche che vivono in periferie nelle cosiddette "case sparse". Non si tratta infatti di uno scenario facile. Fermo restando che anche queste persone dovranno fare la raccolta differenziata e smistare i rifiuti negli appositi mastelli taggati col nome del contribuente Tari, amministrazione comunale e Asipu stanno studiando quale potrebbe essere la soluzione migliore. L'ipotesi che un operatore possa passare casa per casa per raccogliere e svuotare i bidoncini al momento sembra impraticabile: sarebbe troppo costoso fare chilometri di strada per raccogliere pochi quantitativi di rifiuti.

Per questo si sta studiano la possibilità di organizzare dei centri di raccolta periferici dove, pur rispettando il calendario del porta a porta, saranno i cittadini a conferire e non l'operatore a recarsi a domicilio. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, nulla ancora è stato deciso e i tecnici stanno passando al vaglio tutte le ipotesi fattibili e più comode per i cittadini. Nel frattempo si potrà continuare a utilizzare le compostiere per la raccolta dell'umido.
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