Si lancia da un furgone per sfuggire all'inseguimento
Arrestato dalla polizia Davide Barile, 24 anni, originario di Terlizzi
giovedì 28 aprile 2016
11.58
Si è lanciato da un furgone in corsa per non farsi catturare dalla Polizia. Il 24enne pregiudicato terlizzese Davide Barile ora dovrà dovrà rispondere di rapina impropria, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e possesso di arnesi atti allo scasso. Già noto alle forze dell'ordine, l'uomo è stato arrestato in flagranza di reato martedì sera dalla Polizia di Stato a Bari.
Le manette sono scattate dopo un lungo inseguimento, iniziato in via Bruno Buozzi , quando i poliziotti della Squadra Volante, durante lo svolgimento di intensificati servizi di controllo del territorio, hanno notato un furgone Iveco Ducato sul margine della strada, fermo e con il motore acceso. A bordo del veicolo una sola persona che ha cercato di nascondersi all'interno dell'abitacolo.
Insospettiti dall'atteggiamento dell'uomo, i poliziotti si sono avvicinati per un controllo di routine, ma immediatamente il mezzo è partito a forte velocità dirigendosi verso la tangenziale e percorrendola in direzione nord. L'uomo, nonostante l'attivazione di segnali luminosi e sonori utilizzati dalla Volante, ha continuato la fuga ed ha effettuato manovre spericolate che hanno messo in pericolo l'incolumità degli automobilisti e degli operatori.
L'inseguimento si è protratto per diversi chilometri ed è culminato nel momento in cui l'arrestato si è avvicinato al margine destro della carreggiata, ha aperto la portiera del lato passeggero è si è lanciato dal veicolo in movimento. In quel frangente il furgone, privo di controllo, ha percorso alcune centinaia di metri e si è schiantato contro un guardrail, mentre il 24enne ha tentato la fuga a piedi.
La pattuglia, notando il sopraggiungere di altri veicoli, si è posta nel mezzo della carreggiata per rallentare il traffico ed evitare eventuali impatti contro il furgone. Successivamente i poliziotti si sono messi sulle tracce del fuggitivo, che stava tentando di allontanarsi scavalcando un muretto di cinta, e lo hanno bloccato dopo una colluttazione in cui l'arrestato ha colpito ripetutamente con calci e pugni gli operatori.
Sottoposto a perquisizione personale, Barile è stato trovato in possesso di un borsello a tracolla nel quale custodiva numerosi arnesi atti allo scasso ed uno jammer che ha la funzione di inibire le chiamate in ingresso e in uscita di apparecchi telefonici e radio trasmittenti: il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre gli accertamenti effettuati sul veicolo hanno consentito di appurare che lo stesso era provento di furto.
Sottoposto a processo per direttissima l'uomo è stato condannato alla pena della reclusione di 4 anni e 4 mesi.
Le manette sono scattate dopo un lungo inseguimento, iniziato in via Bruno Buozzi , quando i poliziotti della Squadra Volante, durante lo svolgimento di intensificati servizi di controllo del territorio, hanno notato un furgone Iveco Ducato sul margine della strada, fermo e con il motore acceso. A bordo del veicolo una sola persona che ha cercato di nascondersi all'interno dell'abitacolo.
Insospettiti dall'atteggiamento dell'uomo, i poliziotti si sono avvicinati per un controllo di routine, ma immediatamente il mezzo è partito a forte velocità dirigendosi verso la tangenziale e percorrendola in direzione nord. L'uomo, nonostante l'attivazione di segnali luminosi e sonori utilizzati dalla Volante, ha continuato la fuga ed ha effettuato manovre spericolate che hanno messo in pericolo l'incolumità degli automobilisti e degli operatori.
L'inseguimento si è protratto per diversi chilometri ed è culminato nel momento in cui l'arrestato si è avvicinato al margine destro della carreggiata, ha aperto la portiera del lato passeggero è si è lanciato dal veicolo in movimento. In quel frangente il furgone, privo di controllo, ha percorso alcune centinaia di metri e si è schiantato contro un guardrail, mentre il 24enne ha tentato la fuga a piedi.
La pattuglia, notando il sopraggiungere di altri veicoli, si è posta nel mezzo della carreggiata per rallentare il traffico ed evitare eventuali impatti contro il furgone. Successivamente i poliziotti si sono messi sulle tracce del fuggitivo, che stava tentando di allontanarsi scavalcando un muretto di cinta, e lo hanno bloccato dopo una colluttazione in cui l'arrestato ha colpito ripetutamente con calci e pugni gli operatori.
Sottoposto a perquisizione personale, Barile è stato trovato in possesso di un borsello a tracolla nel quale custodiva numerosi arnesi atti allo scasso ed uno jammer che ha la funzione di inibire le chiamate in ingresso e in uscita di apparecchi telefonici e radio trasmittenti: il materiale è stato posto sotto sequestro, mentre gli accertamenti effettuati sul veicolo hanno consentito di appurare che lo stesso era provento di furto.
Sottoposto a processo per direttissima l'uomo è stato condannato alla pena della reclusione di 4 anni e 4 mesi.